SPECIALE 2014 – I tre mancati acquisti per il salto di qualità

L’amarezza, la critica corretta e costruttiva, quella sempre penetrante insoddisfazione del vorrei ma non posso ha contraddistinto senza dubbio l’anno che si accinge a chiudere i battenti. I rimpianti rispetto ad un mercato estivo che poteva essere nettamente migliore sono un fardello che la stagione azzurra è costretta a sopportare. Il mercato invernale era stato esente da critiche. I due innesti di Henrique e Ghoulam sono affari che nel mercato di gennaio sono sempre lodevoli. Il brasiliano ha dato un reale contributo nella fase finale della scorsa stagione, e può fungere da rincalzo, l’ex Saint Etienne invece si è un innesto oculato, in grado di dare un apporto solido alla causa partenopea. Viste le premesse era corretto auspicarsi un mercato estivo di livello, in grado di rinforzare la base solida costruita nel primo anno in riva al Golfo di Rafa Benitez, così non è realmente stato. Sono stati presi alcuni giocatori di valore e potenziale, altri che possono dare il loro contributo, qualche affare è stato sbagliato, ma è mancato il vero salto di qualità. Quei colpi in grado di rafforzare un progetto che appariva in piena rampa di lancio e che invece si ritrova a volare a mezza altezza, con tanti alti e bassi. Tre acquisti di spessore, che insieme alle giuste intuizioni estive avrebbero garantito il definitivo salto di qualità.

Difensore di esperienza e personalità – La retroguardia è stata senza dubbio il tallone d’Achille della prima gestione di Benitez in azzurro. I goal subiti e la fragilità vanno sicuramente computati nell’ambito – generale – di una fase difensiva non sempre irreprensibile. Ma la sensazione era, resta, quella che con un centrale di spessore internazionale la musica avrebbe potuto prendere versi e note indubbiamente più liete. Spessore che sta tutto nell’esperienza, la grinta, la cattiveria agonistica di  Martin Skrtel, trent’anni appena compiuti, da Handlová, Slovacchia. Portato ad Anfield proprio da Benitez, che in quel gigante dell’est di neanche ventitrè anni credette fin da subito, nell’estate del 2007. Di lì un crescendo di prestazioni, con un bagaglio di prestazioni sempre più convincenti fino a diventare una vera colonna dalle parti del Merseyside. Un difensore di questa tipologia, o come Ezequiel Garay, colonna della Seleccion  negli ultimi Mondiali brasiliani. Centrala ruvido, classe ’87, tutto anticipo e personalità, ha lasciato il Benfica per i rubli della Gazprom, direzione San Pietroburgo. Un acquisto simile, affiancato al promettentissimo Koulibaly e a Raul Albiol avrebbe garantito un pacchetto difensivo di tutto rispetto, in grado di fronteggiare a testa alta tre competizioni. Non aver sostituito con un elemento simile il partente Federico Fernandez resta una macchia nel mercato di questa stagione.

Mediano di qualità – Il centrocampo, terra di mezzo nell’ideale di calcio di Benitez, ruolo nevralgico e quanto mai fondamentale. Dal lavoro dei due centrocampisti posti dinanzi alla difesa passa buona parte dell’economia del gioco partenopeo. Un attento filtro in fase di non possesso, cervello, e piedi, fini in fase propositiva. Partito Valon Behrami il dovere era quello di sostituirlo con un atleta in grado di fare realmente la differenza in quella zona del campo. Il sogno Javier Mascherano è rimasto tale, il pupillo di Rafa, ai tempi della monumentale coppia con Xabi Alonso a Liverpool, è stato uno zefiro di mezz’estate spazzato via dalla volontà di Luis Enrique. L’ex tecnico di Roma e Celta Vigo pronto a fare del Jefecito una colonna portante del suo nuovo Barça, discorso neanche da approfondire, ubi maior minor cessat. Prendere un top player di tale profilo, in grado di garantire eccellente qualità in fase difensiva e un’abilità non esigua nel far ripartire l’azione sarebbe stato il tassello fondamentale per incastonare tutti i disegni di Benitez. Difficile però agire in quel senso senza la volontà di battere cassa, dunque occhio su giocatori meno mainstream, ma nel caso indubbiamente utili alla causa e futuribili. Su Maxime Gonalons e Cristoph Kramer sono state spese ampie pagine, giocatori graditissimi al tecnico, con ampi margini di miglioramente sebbene vantino già una particolare esperienza in campo internazionale. Due trattative approfondite, certificate, sostenute in tutto il proprio peso specifico dalla dirigenza partenopea ma che non sono andate in porto. David Lopez rappresenta un giocatore utile, in grado di garantire costrutto e abnegazione, ma per il cambio di passo a metà campo sarebbe indubbiamente servito altro.

Investimento convinto in avanti –  Altro crocevia che ha posto un solco in questi primi mesi stagionali, sostituito Blerim Dzemaili con Jonathan De Guzman, acquisto oculato e che ha solo in parte mostrato tutto ciò che ha nelle proprie corde, andava preso un dieci di livello, a sostituire Goran Pandev. L’acquisto di Michu è stato un grosso rischio, l’atleta di Oviedo, reduce da un gravissimo infortunio, aveva sciorinato tutte le proprie doti tra Rayo Vallecano e Swansea, visione di gioco, forza fisica, senso del goal, le speranze di rivedere certi numeri, in particolar modo quelli della prima stagione in Galles, sono rimaste tali. Tempistiche lunghe per trovare la condizione interrotte da un nuovo grave problema. Quel prestito con diritto di riscatto dello spagnolo lascia il sapore del jolly tentato, ma non riuscito. La necessità imponeva di intervenire con forza, nomi come quelli di Ayew e Aubemayang gravitano in orbita azzurra da tempo. Giocatori in grado di garantire corsa e capacità sotto rete, qualità da sempre gradite al tecnico spagolo. La stessa forza che ha portato il Napoli ad un passo, ormai manca solo l’ufficialità, da Manolo Gabbiadini, cristallino talento italico che arriverà a rimpolpare il pacchetto offensivo partenopeo. Nell’immediato sostituirà Insigne , in prospettiva ha tutto per diventare, insieme al talento di Frattamaggiore, una colonna azzurra, con il Napoli e con la Nazionale. Sarebbe stato opportuno intervenire con anticipo, senza attendere gravi intoppi.

Edoardo Brancaccio

 

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