Da man of the match a peggiore in campo: la preoccupante involuzione di Koulibaly

Rabbia e delusione sono i due sentimenti che albergano nel cuore dei napoletani al termine della sconfitta per 2-0 con il Milan. C’è molto rammarico per una sfida che avrebbe potuto regalare al Napoli il terzo posto in solitaria e che invece palesa i limiti di una squadra da rivedere. Nulla ha funzionato nello scacchiere di Benitez. Un appunto particolare va fatto, però, alla difesa, vero punto debole del Napoli. Il secondo gol incassato dagli azzurri rappresenta al meglio la carenza difensiva della squadra di Benitez: Armero ha tutto il tempo e lo spazio per far partire il traversone, e Bonaventura è lasciato completamente solo dalla retroguardia.

IL CAMBIAMENTO. In realtà, però, la colpa del raddoppio rossonero potrebbe essere interamente addossata a Kalidou Koulibaly, la più negativa tra le note stonate della serata milanese. La prestazione del difensore francese è senza dubbio la peggiore della sua avventura partenopea. Mai infatti Koulibaly era stato così distratto, così incerto e così impreciso. E allora, la domanda sorge spontanea: che fine ha fatto il difensore imperioso ammirato poco più di un mese fa con la Roma? Dopo quel primo novembre grazie a una prestazione mastodontica Koulibaly sembrava davvero pronto per il salto di qualità e per la definitiva consacrazione. Che non è (ancora) avvenuta. Già nelle primissime uscite stagionali l’ex centrale del Genk non aveva convinto appieno, ma le buone prestazioni del precampionato avevano convinto Benitez a concedergli qualche chance in più. “Il ragazzo si farà…” s’era detto. E invece, eccezion fatta per la gara con la Roma, che avrebbe dovuto sancire la svolta, il francese non è mai riuscito realmente a stupire. Spesso incerto, spesso discontinuo.

REGALI ANTICIPATI. Il Milan avrebbe potuto rappresentare un ulteriore banco di prova per Koulibaly, per uscire da un momento negativo che coinvolge non soltanto lui in prima persona, ma l’intero reparto. E invece l’ex difensore del Genk ha disputato la sua peggior partita in maglia azzurra. Oltre ai regali anticipati concessi a Menez e a Bonaventura, Kalidou ha sbagliato una quantità notevole di appoggi, e ha rischiato di mandare in gol il Milan per una terza volta, facendo carambolare sbadatamente il pallone sul petto di Honda. I prossimi impegni serviranno per capire se la brutta prestazione con il Milan rappresenta soltanto un caso isolato. Nel frattempo, però, i tifosi sono confusi: qual è il vero Koulibaly? Il gigante apprezzato con la Roma oppure il disastroso centrale di San Siro? Saranno il tempo e il campo a deciderlo.

Vittorio Perrone

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