Gargano ha riconquistato tutti, qualità e tanta grinta al servizio del Napoli e di Benitez

Un vero gladiatore: corre, si sacrifica, fa ripartire la squadra, recupera palloni (anche se a volte li perde). La grinta dimostrata in campo è valsa anche fuori, riconquistando i propri tifosi che vorrebbero undici leoni come lui in campo. Si parla di Walter Gargano: il suo ritorno fece non poco scalpore questa estate. Non sono mai andate giù quelle dichiarazioni che fece alla presentazione del suo trasferimento all’Inter: “Da piccolo ho sempre fatto il tifo per i nerazzurri”. Nessuno si sarebbe aspettato che Gargano avesse potuto convincere Benitez in così poco tempo e restare a Napoli e tutti non vedevano l’ora che Bigon gli trovasse una sistemazione e lo mandasse in prestito a farsi ancora le ossa. Ma “Uragano” Gargano non si è dato per vinto e ha smentito anche chi lo considerava uno scarto del Parma. 

L’INIZIO IN SALITA. Inizialmente il “San Paolo” si divise, quando dopo le prime buone prestazioni, in particolar modo nei preliminari di Champions League, divenne, insieme a Koulibaly, il baluardo di quel Napoli confuso e tormentato. Successivamente colpo su colpo ha scalato tutte le gerarchie di Benitez, fino quasi a diventare insostituibile. Soprattutto, sempre tra i migliori in campo. Il mister apprezza molto la sua dedizione e forse è proprio questo il motivo della sua permanenza: serviva un uomo come lui, un leader, capace di risollevare il Napoli anche nei momenti difficili, così come fatto dopo il flop in Champions League.

L’UTILITÀ NELLO SCACCHIERE DEL NAPOLI.Tatticamente ha praticamente sostituito Behrami nel ruolo di rubapalloni. A centrocampo è suo il lavoro di quantità, scaricando la regia al compagno più tecnico al suo fianco. Quando c’è lui in campo anche David Lopez riesce a fare un discreto lavoro di impostazione, perché più tranquillo dal punto di vista difensivo. A centrocampo Benitez prevede sempre un ruolo di quantità ricoperto spesso anche da Inler o David Lopez.

LE ALTERNATIVE. La scorsa stagione quel ruolo era ricoperto prevalentemente da Inler che risultava essere più adattato ed in difficoltà, il che di tanto in tanto lo portava ad errori clamorosi. Finora ha collezionato 11 presenze nonostante il suo infortunio che lo ha tenuto lontano per alcune partite, ma sembra essere diventato nello scacchiere di Benitez una pedina fondamentale. Ecco che quindi Gargano risulta preziosissimo anche perché, quando è sceso in campo il Napoli non ha mai perso, se non contro l’Udinese, partita nella quale fu comunque il migliore in campo colpendo anche una traversa. Scalpita per il tour de force di dicembre, pronto come sempre: il tecnico spagnolo se lo gode, tranquillo di poter contare al massimo anche su di lui, Walter Gargano.

Aniello Venditti
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