Riforma campionati, ecco come potrebbero cambiare obiettivi e strategie del Napoli

La riforma approvata dalla FIGC qualche settimana fa avrà inevitabilmente cambiato le strategie e gli obiettivi di mercato del Napoli. Infatti, seppur dalla stagione 2016/2017, i partenopei saranno costretti ad avere una rosa di 25 elementi alla quale sarà possibile aggiungere soltanto giocatori Under 21. Fin qui tutto ok, gli azzurri numericamente sono già a posto, il vero problema potrebbe essere inserire 4 calciatori provenienti dal proprio settore giovanile ed altri 4 provenienti da settori giovanili di altre squadre italiane.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, al momento gli azzurri contano soltanto 5 calciatori “italiani”, 4 dei quali in scadenza nel giugno 2015: Mesto, Maggio, Colombo e Rosati, solo Jorginho andrebbe iscritto al partito degli italiani. Uno invece il prodotto del settore giovanile presente in prima squadra: Lorenzo Insigne. Prevedendo che nessuno dei calciatori in scadenza presenti in rosa dovrebbe essere confermato (perlomeno non dovrebbero far parte della formazione azzurra nella stagione 2016/2017), il Napoli sarà costretto ad acquistare 4 calciatori provenienti da “vivai italiani”, dunque non calciatori necessariamente di nazionalità italiana. Questo aspetto permetterà a Bigon e soci di avere un ampio bacino di calciatori dalla quale poter attingere: i primi nomi in cima alla lista del ds partenopeo restano comunque Matteo Darmian e Manolo Gabbiadini, ottimi giocatori per l’immediato ed utili anche per il futuro. Da non trascurare quei calciatori che il Napoli ha seguito in passato e poi finiti nel dimenticatoio una volta passati a squadre estere: Bocchetti, Criscito, Santon ed Immobile potrebbero essere soluzioni percorribili.

Più complicato trovare prodotti provenienti dal settore giovanile che non facciano calare la qualità complessiva della rosa. Una prima soluzione potrebbe essere riportare Luigi Sepe in azzurro dopo i vari prestiti ed affidargli il ruolo di dodicesimo, o perché no, di rivale di Rafael per il ruolo di portiere titolare. Altra soluzione (suggestiva) potrebbe essere quella di riportare a casa Ferdinando Coppola ed affidargli il ruolo di terzo portiere e uomo spogliatoio, un po’ quello che oggi è il compito di Roberto Colombo. Coppola, 36 anni e contratto in scadenza a giugno, oggi è titolare al Bologna in serie B, ma la prospettiva di chiudere la carriera in azzurro, in attesa che altri ragazzi vengano fuori in maniera importante dal vivaio, potrebbe essere una soluzione gradita ad entrambe le parti.

Infine va considerata la situazione degli attuali giovani del vivaio partenopeo. I calciatori che in questi anni si stanno affermando nelle serie minori e che potrebbero tornare utili alla rosa sono: Dezi e Maiello (entrambi al Crotone in serie B), Roberto Insigine che sta ben figurando in una disastrosa Reggina in Lega Pro, e Gennaro Tutino che attualmente è in prestito al Vicenza in Serie B, e sta recuperando da un brutto infortunio che lo ha colpito ad inizio stagione. Difficile che qualcuno tra i tanti ragazzi in prestito in Lega Pro come: Allegra, Nicolao, Celiento, Fornito e Novothny, che stanno giocando pochissimo nei vari club in cui sono dislocati, possano rientrare per essere confermati in prima squadra. Discorso a parte meritano Igor Lasicki, che sta facendo bene al Gubbio, Sebastiano Luperto ed Antonio Romano. Benitez ha una grande considerazione degli ultimi due ed ha già fatto esordire in prima squadra il polacco, dunque non sarebbe da escludere che alla fine qualche giovane di questi possa essere il prescelto del tecnico spagnolo per entrare a far parte della prima squadra.

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Pasquale Giacometti
(Twitter: @Pasquale89G)

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