Al ritorno di Insigne servirà pazienza: è bene che la parte snob del San Paolo lo sappia. Rafa, ora tocca a te: inventati qualcosa

Cosa ancora manca al Napoli per poter dire d’essere guarito definitivamente dopo il brutto inizio di stagione? Una conferma: la partita con il Cagliari, che verrà dopo una sosta in cui la rosa è stata privata – momentaneamente – dei calciatori impegnati con le Nazionali e di Insigne per chissà quanto tempo, ci dirà se questa squadra è davvero matura per respirare l’aria di altissima classifica.

PAZIENZA, LORENZO – Intanto c’è da fare i conti con l’infortunio di Insigne, che priva Benitez di uno dei cardini principali di questa squadra: dopo i fischi, ingiusti e reiterati, di quella parte snob del San Paolo, il giocatore si stava caricando la squadra sulle spalle, pur senza segnare. La sua presenza in campo si avvertiva, era diventato una spina nel fianco degli avversari, come certificato dallo scontro al vertice con la Roma. Il rinnovo contrattuale lo aveva probabilmente rasserenato, e non è una questione meramente economica: Insigne vuole diventare un simbolo del Napoli, cercava, e lo ha ottenuto, un segnale da parte della società. Ora dovrà star fermo per parecchio tempo: la sua struttura fisica gli consentirà probabilmente di accorciare la degenza, ma è chiaro che per rivedere il miglior Insigne bisognerà aspettare la prossima stagione. Quello del legamento crociato anteriore del ginocchio è l’infortunio più brutto che può capitare ad un calciatore: lo abbiamo scritto anche parlando di Rafael, basta guardare con quanta difficoltà il portiere brasiliano sta lentamente tornando ai propri livelli. Servirà pazienza, ma lo scriviamo sin da ora e bacchettateci pure se non sarà così: quella parte del San Paolo non ne avrà, dopo un po’ tornerà a fischiare Lorenzo. E a farsi male da sola.

CHI AL SUO POSTO? – Nel frattempo in casa Napoli si studiano le alternative. Quella immediata è rappresentata da Mertens, ovviamente. Che, altrettanto ovviamente, non può reggere il peso di tre competizioni da qui a cinque, sei mesi; oltretutto il belga è un giocatore molto offensivo, che non riesce ad assicurare la stessa copertura di Insigne in fase di non possesso. E con il mercato distante ancora un mese e mezzo, Benitez deve industriarsi. Tornasse disponibile Zuniga, il colombiano sarebbe uno degli indiziati a poter giocare in quel ruolo. Qualcuno ha candidato addirittura Mesto; c’è de Guzman che può farlo anche se abbiamo visto come non si trovi propriamente a suo agio sulla sinistra; stesso discorso per Hamsik: il capitano può adattarsi, ma la resa non sarebbe assicurata. Insomma, nessuna soluzione è ottimale, questo si sa. Eppure qualcosa bisogna provare, per non gravare Mertens di un sovraccarico di partite che potrebbe anche causare infortuni al folletto belga. A Benitez la soluzione del problema. Siamo sicuri di essere in ottime mani.

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