Quando vincere per 1-0 diventa necessario ma per il Napoli non è una consuetudine

Si dice che la grandi squadre sono quelle capaci di vincere per 1-0. Se poi questo risultato lo ottieni su un campo ostico come quello della Fiorentina, allora il merito è doppio, soprattutto per una squadra come il Napoli che non ha questo risultato nel suo DNA tattico.

Attaccare, far girare palla e segnare: è questo il credo calcistico di Rafa Benitez. Il suo Napoli in attacco è una macchina da guerra, non soltanto per le qualità eccelse di tutti i giocatori del reparto offensivo, ma anche per l’impostazione di gioco del tecnico spagnolo. E non potrebbe essere altrimenti per chi ha avuto tra i suoi “maestri” un certo Arrigo Sacchi (“Andavo a guardare gli allenamenti del suo Milan”, ha rivelato in un intervista l’allenatore del Napoli), inventore e amante del calcio totale e spregiudicagto. Dunque, la priorità resta quella di segnare due, tre, quattro gol. Ed è stata questa una delle maggiori “accuse” rivolte al tecnico spagnolo soprattutto nei momenti in salita.

Ma era ed è assolutamente impensabile che un allenatore che ha vinto tanto come Benitez “snobbasse”  la fase difensiva: era soltanto una questione di condizione fisica degli uomini e soprattutto di tempo. Acquisita una buona condizione fisica da parte di molti calciatori, compresi gli attaccanti che spesso dimostrano di essere i primi difensori (spettacolari alcune chiusure di Callejon ed Insigne nelle ultime gare); ritrovato l’equilibrio a centrocampo con giocatori di interdizione come Lopez e Gargano; data e ribadita la massima fiducia ad un Rafael messo spesso sotto accusa; il Napoli sembra aver acquisito maggior stabilità in difesa (anche se ad essere onesti, gli azzurri sono tra le squadre che subiscono meno attacchi degli avversari, ai quali spesso è bastato un solo tiro in porta per segnare).

Con  un attacco fenomenale e un Higuain affamato, una difesa registrata con un Koulibaly suntuoso, un Rafael ritrovato ed una squadra grintosa che bada al sodo, senza troppi fronzoli, ecco che viene fuori l’ 1-0 di Firenze. Un risultato che, per quanto detto all’inizio, non è uscito spesso “sulla ruota di Napoli” in questo anno e mezzo di Benitez all’ombra del Vesuvio. Soltanto 4 volte gli azzurri hanno vinto con il più classico dei risultati: Torino-Napoli, Napoli-Roma, Sassuolo-Napoli, Fiorentina-Napoli. In tutte le altre occasioni sempre tanti gol segnati e subiti, con buona pace di chi ama il classico catenaccio all’italiana. Ma ieri l’allenatore azzurro, attingendo dalla sua grande esperienza,  dopo il gol del vantaggio ha capito che in quella partita non si poteva fare di più. Fuori la prima punta Higuain e dentro il difensore Henrique, per difendere con le unghie e i denti il “risicato” risultato: obiettivo raggiunto  e tre punti fondamentali portati a casa.

Annamaria Iovino
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