Un pizzico di sfortuna unita ad una caviglia dolorante. Michu, il flamenco del gol attende solo te

Cinico e scoppiettante. Il Napoli di Rafa Benitez è ritornato a far girare l’ottovolante delle emozioni. Dodici realizzazioni in quattro partite e tanti gol mancati con occasioni clamorose gettate al vento. Può sorridere Don Rafè. La sua squadra è ritornata ad essere quella che costruisce gioco senza sosta, volando sulle ali di Callejon ed Insigne e ritrovando il fiuto del gol di Gonzalo Higuain e Marek Hamsik, ma non solo.

TUTTI IN GOL, O QUASI – Prima della gara con il Verona il Napoli in campionato era ai piedi di Josè Maria Callejon. Nella partenza balbettante in campionato, la maggior parte dei gol partenopei erano arrivati dai piedi dell’ex Real. Sei su otto, una statistica impietosa. Degli attaccanti solo Insigne, Zapata e De Guzman sbloccarono la propria classifica marcatori nei match contro Torino, Palermo e Genoa mentre Gonzalo Higuain, Marek Hamsik e Dries Mertens riuscirono a gioire solo in Europa League. Tutti a segno, seppur col contagocce, tranne uno, tranne Michu.

SPAGNOLO ALL’ASCIUTTO – Per un iberico che fa sognare Napoli e si guadagna la convocazione in Nazionale, c’è l’idolo di Oviedo in netta difficoltà sia fisica che psicologica. Michu era arrivato dalla Swansea con l’etichetta del jolly offensivo da sempre assente nella rosa di Rafa Benitez. L’ideale per ricoprire sia il ruolo di vice Hamsik che sostituire Higuain nei possibili momenti di appannamento dell’argentino. Ma purtroppo così non è stato. Lento, macchinoso e in netto ritardo di condizione, l’ex Rayo non è mai riuscito a lasciare un segno. Certo, c’è quella traversa colpita con il Torino che grida ancora vendetta, ma è troppo poco per maledire il mondo intero.

CAVIGLIA KO – Le attenuanti sono tante, forse troppo. Soprattutto quella caviglia operata lo scorso anno non gli permette di ritornare a gioire. Il Napoli si cautelò prima dell’acquisto facendolo visitare più di una volta ma, proprio quando le gambe sembravano iniziare a girare e le rotazioni di Benitez si dimostravano sempre più ampie, l’ennesimo dolore e lo stop forzato. A Firenze difficilmente ci sarà, Benitez non intende rischiarlo anche in virtù delle due settimane di riposo che le nazionali comportano. Sarà proprio in quei quattordici giorni che Michu dovrà carburare e farsi trovare pronto per il ritorno in campo. Perchè al festival delle reti manca solo il suo nome. Quello di Michu, l’uomo dai gol pesanti.

Sabato Romeo

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