Quando la ‘testa’ fa la differenza, ecco cosa è cambiato da Berna al “San Paolo”

Sembra passato un secolo ed invece si tratta soltanto di due settimane. Il Napoli visto ieri sera contro lo Young Boys è completamente diverso rispetto alla squadra che aveva perso a Berna nonostante le analogie fossero tante.

ANDATA E … Il 24 ottobre scorso la squadra di Benitez vola in Svizzera per mettere in serio sigillo sulla qualificazione. Ampio turn-over del tecnico che mette in panchina i pezzi grossi Hamsik, Callejon e Higuain e schiera De Guzman, Michu, Mertens e Duvan. Dopo un primo tempo giocato discretamente ma senza trovare il gol gli azzurri passano in svantaggio nella ripresa. L’assenza di ogni tipo di reazione, che porta alla seconda rete degli svizzeri, fa infuriare i tifosi presenti che contestano duramente la squadra. Dura anche la reazione di Benitez nel post-gara: “Ci è mancata la voglia di vincere“, le parole dell’allenatore. Da allora più di qualcosa è cambiata. Gli azzurri si sono ricompattati e il Napoli ha dato una svolta alla sua stagione tribolata. Grandissimi passi avanti anche nel gioco: contro la Roma gli azzurri hanno disputato una delle migliori gare da quando l’allenatore spagnolo è arrivato, grinta, voglia di vincere e di lottare su ogni pallone.

PSICOLOGIA. Ad essere cambiata è forse la mentalità o come si dice in gergo, la testa. Già perché, una delle regole del calcio dice che: “quando gira la testa, girano anche le gambe”. E’ la tensione nervosa a fare spesso la differenza e di tensione all’interno e all’esterno del Napoli ce ne era fin troppa. La poca serenità ed i risultati che faticavano ad arrivare, anche a causa di un po’ di sfortuna, avevano reso tutto molto complicato. Ma vittoria, chiama vittoria e cosi un po’ alla volta gli azzurri si sono ritrovati. Vittoria con goleada contro il Verona e ritorno al gol di due giocatori cardine come Higuain e Hamsik, pareggio a Bergamo dopo aver fornito un ottima prestazione e meravigliosa gara, quasi vicina alla perfezione, contro i giallorossi, hanno lanciato gli azzurri.

… RITORNO. E’ il 6 novembre ed il Napoli attende lo Young Boys al “San Paolo”. Benitez decide nuovamente di fare un ampio turn-over: fuori i big, dentro De Guzman, Insigne, Duvan, Mertens e difesa completamente stravolta. Il timore che gli azzurri possano ricadere è forte, anche perché la tattica degli svizzeri è chiara, tutti chiusi in difesa e pronti a ripartire. Ma gli uomini di Benitez, questa volta, entrano con una mentalità diversa. Il gruppo è chiaramente più sereno ed i giocatori si spingono in avanti senza frenesia ma con la pazienza di chi sa che il gol arriverà. E la rete arriva ben tre volte con uno dei tanto discussi nuovi acquisti, Jonathan De Guzman. Partita ben giocata e vinta senza subire gol, dato importante per la statistica e la classifica, con giocatori che si possono rivelare utili in questa lunghissima stagione (Benitz ha più volte ripetuto che bisogna gestire la rosa).  Testa sgombra e morale alto, bentornato Napoli!

Annamaria Iovino
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