L’assenza di Gargano un fardello pesante, ancora troppe incognite per il centrocampo partenopeo

Nessuno avrebbe mai immaginato quest’estate di pronunciare una frase del genere, ancor più ad ottobre inoltrato: Walter Gargano è indispensabile per il Napoli e la sua assenza al momento pesa come un macigno per l’equilibrio tattico dei partenopei. Era impensabile pronosticare infatti sia la grande e rapida crescita del mediano azzurro ma soprattutto la grossa chance concessagli da Benitez, che lo ha fortemente voluto all’ombra del Vesuvio nonostante avesse già le valigie in mano. El Mota, così come lo chiamano in Sudamerica, non aveva motivi per restare: gerarchie solide e spietate che lo ritraevano all’ultimo gradino del parco centrocampisti, pessimo rapporto con la tifoseria, qualità tecniche che non convincevano lo staff partenopeo. Insomma, non faceva al caso del Napoli. Per tutti tranne che per Benitez, che ha subito capito i suoi margini di miglioramento ed il suo fulmineo utilizzo nel centrocampo a due, rubando persino la casacca da titolare ad intermittenza a tutti i suoi compagni.

L’uruguagio è infatti diventato il perno inamovibile dell’undici azzurro, fermato soltanto da uno sfortunatissimo infortunio la scorsa settimana che gli è costato in allenamento la frattura dello zigomo ed una fulminea ed obbligatoria operazione. Una bruttissima tegola considerato il big match che il Napoli si apprestava ad affrontare contro l’Inter ed ancor di più perché il giocatore ci teneva tantissimo a giocare contro la sua ex squadra e dimostrare a tifosi e squadra ancora una volta tutto il suo valore. Così non è stato e la sua assenza in campo si è sentita tantissimo: Inler è apparso abulico e consistente ad intermittenza, David Lopez era troppo impreciso e poco ragionatore. Mancava un guerriero a centrocampo, un velocista, un recuperatore di palloni. Gargano, insomma.

Per ancora un mesetto Benitez dovrà fare a meno dell’uruguagio, vagliando le alternative per il turn over: David Lopez, De Guzman, Jorginho ed Inler i candidati pronti a mescolarsi senza pietà, con la possibilità in extremis anche di Hamsik arretrato, così come gioca spesso in Nazionale. Se la mediana azzurra sembra ancora in fase di definizione, una cosa è certa: al Napoli di oggi manca Gargano, uno dei grandi paradossi di un inizio stagione dove niente è come lo si era immaginato.

Alessia Bartiromo
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