Amate il calcio? E’ nato ShareSoccer, il primo social-giornale

Una bella novità per tutti gli appassionati di calcio, specialmente quelli che seguono il cosiddetto calcio minore. E’ nato ShareSoccer il primo social giornale dedicato al mondo del calcio a tutti i suoi livelli, da quello dilettantistico ai campionati professionistici. Per saperne di più la redazione di SpazioNapoli ha contattato il co-founder del progetto, Antonio Papa, che insieme a Renato Junior Romino ed Alessandro Ghilarducci ha ideato e lanciato online la piattaforma giusto pochi giorni fa.

Allora Antonio, partiamo subito a razzo. Ci spieghi che cosa fa il vostro portale?

“L’idea di ShareSoccer è molto semplice: dare evidenza sul web al calcio dilettantistico e amatoriale, mettendo a disposizione degli utenti uno strumento semplice e immediato per gestire la presenza online della propria squadra o pubblicare i propri articoli. Per far questo mettiamo a disposizione degli utenti due differenti tipologie di magazine, che possono essere creati in pochi semplici passaggi, e soprattutto gratuitamente. Inoltre si aggiungono funzionalità social con una community di appassionati di calcio a tutti i livelli in continua e costante crescita”

In primo luogo il magazine per le squadre, giusto?

“Esatto. C’è un Magazine pensato proprio per una squadra di calcio, dove si possono inserire articoli, risultati, classifiche, con alcune features carine come ad esempio le figurine dei calciatori personalizzabili. Puntiamo soprattutto alle società dilettantistiche, come ad esempio la Virtus Volla, che la scorsa stagione ha ri-vinto la Coppa Italia di Eccellenza e l’ha festeggiata sul suo sito ufficiale, che da un anno è sul nostro portale (da quando il portale si chiamava DaiCalcio, ndr). Ma abbiamo già diverse squadre del genere in tutta Italia. In realtà il Magazine è fruibile per tutte le realtà, dal calcio a 5 al calcio femminile passando per le scuole calcio. Abbiamo già diversi esempi di ognuna di queste tipologie iscritte al nostro portale. Per loro è un’occasione di avere un vero e proprio sito ufficiale senza i costi e le complessità che comporta crearlo da zero”.

E poi c’è il magazine dedicato a coloro che seguono il calcio.

 “L’altra tipologia ha un taglio più giornalistico, ed è ideale per giornalisti emergenti o per semplici tifosi che vogliono cimentarsi con un blog. Io stesso ho un Magazine, si chiama PapalePapale, gli ho associato anche il dominio www.antoniopapa.it (uno dei nostri servizi) e ci raccolgo su tutti gli articoli che scrivo in giro per il web”

Hai parlato anche di una community di appassionati in grande crescita. Come interagiscono gli utenti e cosa differenzia ShareSoccer dai tradizionali social network?

“Innanzitutto da noi si parla solo di calcio, di calcio e basta. Chi si iscrive a ShareSoccer sa che si ritroverà in un enorme Bar Sport, dove non c’è la dispersione di informazioni e di opinioni che c’è altrove. Messaggi secchi, con caratteri prestabiliti, che gli altri utenti possono commentare per scambiarsi opinioni. Chi ha qualcosa di ‘grande’ da dire può aprirsi un Magazine e cimentarsi nel giornalismo vero e proprio, che è un’altra storia. Questo è il filo conduttore della nostra filosofia”.

Come è nata l’idea di ShareSoccer?

“Bella domanda! Ricordo che inizialmente il focus era un po’ diverso. Siamo partiti con l’idea di avere un giornale dove per una volta fossero i tifosi a parlare, e non i giornalisti. Poi ci siamo ‘allargati’ consentendo ad ognuno di avere un proprio spazio, un blog con grafica e impostazioni da giornale vero e proprio. Da cosiddetto ‘addetto ai lavori’ mi piace tanto l’idea del giornalismo partecipativo, dove chi scrive e chi legge sono sullo stesso piano e dove sono i ‘lettori dei lettori’ a stabilire chi è più bravo”.

Come avviene questo meccanismo su ShareSoccer? C’è un modo per stabilire chi è più valido?

“Abbiamo pensato ad una gamification che premia il numero di interazioni effettuate sui Magazine, ma non solo. Ad aver valore sono soprattutto i feedback degli utenti, che consentono agli autori di accumulare punteggio che poi consente di scalare la nostra ‘piramide sociale’. Ci sono tanti livelli intermedi, ma l’obiettivo finale è quello di diventare opinion leader. Un risultato che, così come accade nella vita, è molto difficile da raggiungere. Poi però la soddisfazione è enorme e la ‘fama’ è garantita!”

Grazie mille Antonio, e in bocca al lupo per il vostro progetto!

“Grazie a voi e crepi il lupo, ma vorrei aggiungere un’ultima cosa, a cui tengo moltissimo”.

Prego.

“Proprio perché il nostro obiettivo è quello di diffondere il giornalismo ad un livello più social, e quindi in un certo senso più ‘umano’, non poteva mancare un nostro Magazine, in cui ci divertiamo a raccontare storie di calcio un po’ insolite. Sono storie avvincenti e poco raccontate dai media, storie di uomini straordinari e storie di uomini normali, straordinari solo per un attimo. Ce ne sono alcune fantastiche. Se passate sul nostro sito venite a cercare anche il Magazine ufficiale. Vi assicuro che non ve ne pentirete”

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