La crisi sugli esterni non risparmia nessuno. Tra difficoltà tecniche e fische è un Napoli incapace di volare

Problema da arginare. Il Napoli di Rafa Benitez è in difficoltà, si sa, e lo si nota ad ogni semplice partita. Tra trequartisti poco cinici e concreti, una mediana disordinata e centrali difensivi che non convincono, la squadra azzurra sta soffrendo, e tanto, sulle fasce. Una crisi di rendimento che preoccupa e non poco il tecnico partenopeo, che sui terzini bassi ha costruito una buona fetta delle sue fortune e che su quel reparto sa di dover contare per avere tanta spinta ma soprattutto un grande equilibrio.

MAGGIO IN CRISI –  Equilibrio, appunto. Quella parola tanto semplice quanto fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi prefissati e per creare un Napoli sempre più forte. A destra, sugli esterni bassi, il Napoli sta soffrendo e non poco. Maggio è solo un lontano parente del giocatore che faceva tremare le difese avversarie con i suoi inserimenti ficcanti. Certo, il ruolo da svolgere non è più quello di esterno a tutto campo con licenza di uccidere, ma il terzino vicentino sta diventando poco concreto e sempre più impreciso. Da vice capitano ieri ha provato a suonare la carica ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, cercando di risvegliare gli azzurri da quell’incubo di Bilbao sempre vivo, sempre presente, e che attanaglia anche l’11 azzurro.

HENRIQUE IN DIFFICOLTA’ – Con Mesto fuori dagli schemi di Benitez, neanche il sostituto, Henrique, se la passa bene. Lo scorso anno fu la sorpresa più dolce di gennaio. Arrivato dal Palmeiras, sostituì alla grande i lungodegenti Maggio e Mesto, conquistando anche Scolari e la Selecao per il Mondiale verdeoro. Ora invece è in preda ad un calo psico-fisico preoccupante tanto che, con il Palermo, due dei tre gol sono arrivati proprio dalla sua fascia.

ZUNIGA E GHOULAM DA RECUPERARE – Dall’altra parte di campo la situazione non migliora. Zuniga ha sorpreso a metà. Dopo l’ottimo inizio con il Genoa, il giocatore con il Chievo non ha reso al 100% e si è specchiato troppo nella sua bravura palla al piede dando poco slancio e vivacità ad una manovra già farraginosa. L’esterno, dopo un anno tribolato, ora sta lentamente recuperando i ritmi frenetici che la Serie A e l’Europa League impongono ma sarà lui il faro su quella corsia. Ghoulam invece è rimandato. Il solo match con il Bilbao, gara che gli costò la frattura all’avambraccio, non basta per giudicarlo. Con il Palermo ha giocato per necessità, favorito ad un Britos esausto dopo la trasferta di Udine. La forma migliore è ancora lontana e solo un lavoro dettagliato permetterà all’algerino di ritornare il maratoneta di sempre.

IPOTESI BRITOS – A questo punto, l’esperimento che sembrava assolutamente fallito dopo il match del San Paolo con il Bilbao, ora invece si sta dimostrando una carta da giocare con parsimonia. Britos sta lentamente conquistando Benitez nel ruolo di terzino. A Rafa piace soprattutto per le lunghe leve e per i centimetri di cui dispone, caratteristiche importanti soprattutto per i calci piazzati a sfavore, vero tallone d’Achille di questo Napoli. L’obiettivo è riavere tutti al 100% quanto prima, perchè Benitez ora più che mai ha bisogno di gente con gamba e polmoni d’acciaio in grado di rimettere le ali ad un Napoli che non sa più volare.

SABATO ROMEO

RIPRODUZIONE RISERVATA

 

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » La crisi sugli esterni non risparmia nessuno. Tra difficoltà tecniche e fische è un Napoli incapace di volare

I commenti sono chiusi.

Impostazioni privacy