L’esplosione di Mertens getta Insigne in un tunnel oscuro. Il napoletano scivola nelle gerarchie di Rafa

L’esplosione attesa e che fa sorridere Napoli. Dries Mertens è stato il mattatore della serata giovedì, il man of the match ma soprattutto l’uomo in grado di tirare fuori il Napoli dalle sabbie mobili della critica. Una zampata da pochi passi e uno slalom gigante tra i paletti “amaranto” prima di depositare la sfera in fondo il sacco. E giù gli applausi. Tanti, scroscianti e fragorosi, giusto premio per le qualità del folletto belga e che hanno fatto sobbalzare un ragazzo con la maglietta azzurra seduto in panchina: Lorenzo Insigne.

AZZURRO IN DIFFICOLTA’ – Un ritiro da protagonista dopo un Mondiale durato troppo poco per coronare le sue speranze, non è bastato per diventare uno dei leader di questo Napoli. A Dimaro il buon Lorenzo ha lavorato duramente, si è messo a disposizione di Benitez ed aveva convinto nelle prime uscite stagionali. Velocità, spunti e grandi giocate: la ricetta per caricarsi il Napoli sulle spalle e portarlo in Champions sembrava quella giusta. Proprio sul più bello però qualcosa è andato storto, prima di incepparsi definitivamente al minuto numero 7 di Napoli – Athletic Bilbao. Lancio in profondità di Jorginho, il numero 24 azzurro tenta la girata al volo ma tutto solo non trova l’impatto con la sfera. Il San Paolo rumoreggia e Insigne si perde nei meandri dei suoi pensieri, aumentando il numero degli errori e la rabbia dei tifosi. I fischi al momento del cambio e la sua reazione contro il pubblico è semplice benzina sul fuoco. Ancora una volta un napoletano, profeta in patria, viene sotterrato dalla insofferenza della sua gente.

MERTENS SCALPITA – Nemmeno un Benitez in versione pompiere verso i tifosi e nel ruolo di padre putativo del talento partenopeo è riuscito a dare una svolta al momento “no” dell’esterno ex Pescara. Con Genoa e Chievo è stato titolare inamovibile, con la speranza di un gol capace di scacciare via la crisi. Ma gli errori del Marassi prima e del San Paolo poi, hanno messo in mostra un giocatore frizzante ma poco concreto e in questo momento in netta difficoltà nel ricoprire ciò che Rafa chiede ai suoi esterni. Mertens aspettava solo un occasione dall’inizio per dimostrare il suo valore e, dopo lo spezzone di gara più che positivo con il Genoa, con lo Sparta Praga ha finalmente rotto gli indugi. L’eterno ballottaggio sulla sinistra dopo il match di Europa League sembra ora più che mai superfluo. Insigne potrebbe scivolare definitivamente alle spalle dell’ex Psv, in questo momento indispensabile per questo Napoli, ed entrare in un tunnel senza fine. Basterebbe una giocata, una magia per far ricredere tutti. Insigne lo sa ed è determinato a riprendersi squadra e tifoseria. Perchè per lui Napoli è sempre stata “na cosa grande”, forse troppo.

Sabato Romeo

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