Una tifoseria divisa danneggia la squadra, l’appello di Benitez non può cadere nel vuoto

La sconfitta subita a Bilbao che ha condannato gli azzurri ad uscire dalla Champions League, ha fatto riflettere tutti gli addetti ai lavori e gli stessi tifosi, stanchi di vedere un Napoli senz’anima nè cuore. Non è questa la squadra che vogliono vedere in campo e che vogliono incitare, e non è questa la squadra che vuole vedere Benitez, sorpreso anche lui da una prestazione al di sotto delle potenzialità di un gruppo che può dare e fare molto di più. Ma il tecnico spagnolo sa quanto sia importante avere l’ambiente unito e che rema nella stessa direzione della società e della squadra, e così durante la consueta conferenza stampa pre-partita, si è soffermato sull’ambiente partenopeo che si è  po’ distaccato dalla squadra che sempre ha sostenuto, criticando solamente un lavoro che per ora non ha dato i suoi frutti. “Non si può iniziare il campionato già così, uccidendo i giocatori napoletani”. Queste le parole di Benitez sull’ambiente che forse, proprio come il Napoli, ha iniziato con il piede sbagliato questa stagione. Per criticare ci sarà del tempo, ma per ora bisogna restare uniti, sostenendo la squadra fino alla fine, anche se le prestazioni non sono sempre soddisfacenti e, soprattutto, anche se la squadra non mette davvero il cuore in campo, cuore che invece vorrebbero tanto vedere i tifosi. L’attacco ad Insigne poi, non è affatto piaciuto al mister spagnolo che vorrebbe vedere un ambiente più tranquillo e più vicino alla rosa.

L’ambiente. Il problema è diventato evidente proprio quando gli azzurri si sono recati al San Mamès per sfidare l’Athletic Bilbao. La Catedral era tutta unita e anche quando i padroni di casa erano sotto di un gol, i tifosi  hanno continuato a sostenerli, dandogli la forza per segnare il primo, il secondo e il terzo gol, che hanno steso gli azzurri e hanno consegnato ai baschi l’accesso in Champions. “A Bilbao il presidente ha capito cosa vuol dire avere un ambiente unito, uno stadio bellissimo ed un centro sportivo all’altezza” ha detto Benitez, sottolineando il fatto che tutti, compreso il patron De Laurentiis si sono resi conto di quanto l’ambiente sia importante per questa squadra e ne condizioni l’andamento.

La casa azzurra. Il San Paolo è sempre stato il dodicesimo uomo in campo del Napoli, colui il quale sapeva trasmettere la grinta e la forza necessaria per vincere alcune partite che si erano messe male, colui che ha sempre fatto paura a qualsiasi squadra dovesse recarsi a Fuorigrotta. Ora non è più così perchè è diviso e ciò non fa altro che danneggiare la squadra, abbandonata dal proprio pubblico e costretta a lottare da sola per obiettivi difficili da raggiungere senza il giusto appoggio. Ogni club vive durante una stagione alcuni momenti no, ma la propria forza sta nel rialzarsi soprattutto grazie ai propri sostenitori, pronti a porgere quella mano tanto desiderata per uscire da  un periodo buio. Il Napoli ora non può contare su quell’appoggio tanto voluto ma ne ha bisogno e per questo Benitez ha fatto un appello chiedendo un ambiente unito capace di aiutare la squadra, perchè solo grazie ai suoi sostenitori un gruppo può davvero vincere ed arrivare lontano.

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