La rivincita di Bigon. Quante cessioni per il Napoli

Spesso è criticato più del dovuto, gli vengono affibbiati sbagli che non gli appartengono e in Italia parte della stampa non lo ritiene in grado di ricoprire il ruolo di Direttore Sportivo in una società importante come il Napoli. Eppure Riccardo Bigon riesce sempre a sorprendere. Il Ds azzurro alle parole preferisce i fatti e sul mercato è stato uno dei direttori che meglio si è mosso, almeno per quel che riguarda le uscite.

Al momento conteggiando anche gli svincolati, i riscatti e le comproprietà di inizio mercato, sono ben 26 i calciatori piazzati. Gli ultimi in ordine di tempo sono Ignacio Fideleff ceduto in prestito ai greci dell’Ergotelis ed Eduardo Vargas passato al QPR con un prestito oneroso da 2 milioni di euro e riscatto fissato a 10 milioni. Cessioni che prendono una certa importanza se si considera che, oltre i soldi incassati e gli stipendi risparmiati, i due calciatori avessero lo status da extracomunitari. Cedendoli il Napoli libera i due posti necessari per effettuare nuovi acquisti di calciatori che non fanno parte dell’Unione Europea.

Altre operazioni degne di nota sono le cessioni di Cigarini all’Atalanta (2,3 milioni per la metà), Gamberini al Chievo per 300 mila euro, cifra considerevole per un trentatreenne e Calaiò al Catania per 350 mila euro (cifra guadagnabile attraverso bonus). Da non trascurare il trasferimento alla Ternana di Luigi Vitale e i 4 milioni risparmiati per il mancato riscatto della metà di Armero con l’Udinese. A queste operazioni vanno aggiunte le cessioni dei “big” Behrami e Fernandez dalla quale in Napoli ricava cifre considerevoli, circa 16 milioni per entrambi compresi i bonus.

Tanti anche i giovani piazzati: Tutino, Celiento, Sepe, Lasicki, Dumitru, Fornito e Nicolao sono tutti andati in prestito con l’auspicio di far ritorno alla base dopo una buona stagione. Discorso diverso per Crispino e De Vena che sono stati ceduti a titolo definitivo rispettivamente a Como e Viareggio. Infine ricordiamo che Armando Izzo è stato riscattato alle buste dall’Avellino per circa 200 mila euro ad inizio mercato, la metà di Jacopo Dezi è stata riscattata dal Crotone per 70 mila euro (per via di un accordo precedente alle nuove norme imposte quest’anno) e che Omar El Kaddouri è passato in prestito oneroso con opzione di riscatto al Torino, il tutto per una cifra di poco superiore ai 5 milioni di euro.

Tantissime quindi le operazioni concluse e da qui al termine della sessione estiva di calciomercato tante altre ne dovranno avvenire. Di Riccardo Bigon si potrà anche criticare la macchinosa ed affannosa ricerca di rinforzi (non vanno però dimenticati i rigidi parametri imposti dalla società che spesso ne frenano la creatività), ma per quel che riguarda le cessioni non c’è paragone: è lui il re del mercato!

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