ESCLUSIVA – Marco Bellinazzo: “Napoli in salute, ma il mercato dipende dall’esito del preliminare”

In questo caldo agosto di tensioni e critiche al Napoli per la sua estrema flemma nel chiudere le trattative per completare il centrocampo, abbiamo ritenuto intervistare un esperto di economia e finanza dello sport, Marco Bellinazzo (Il Sole 24 Ore), per provare a capire quali sono le ragioni per le quali il Napoli sta operando in questa maniera.

Cominciamo dallo stato di salute del Napoli.
La gestione del Napoli resta molto lineare e positiva nell’era De Laurentiis, i conti restano in ordine senza alcun indebitamento verso le banche, un fattore estremamente positivo quest’ultimo. Volendo fare un appunto a De Laurentiis si potrebbe dire che non è ancora riuscito a incidere con decisione sull’aumento dei ricavi, in alcuni casi non necessariamente per colpa sua.”

Nell’ultimo periodo con il malcontento dei tifosi sono cresciute le insinuazioni che De Laurentiis possa utilizzare denaro del Napoli per altri progetti, cosa c’è di vero?
Nulla. Ci dobbiamo attenere alle informazioni ufficiali, che sono quelle del Bilancio del Napoli (ultimo disponibile chiuso al 30/06/2013), si può tranquillamente affermare che gli utili del Napoli sono stati accantonati come fondi di riserva, nella misura di una cinquantina di milioni. Non c’è quindi alcun passaggio di denaro verso altre società del gruppo Filmauro, i soldi del club rimangono a disposizione del club. Sono solo speculazioni quelle che affermano cose diverse senza alcun riscontro dai documenti.”

Come mai altre società, ad esempio la Juventus riescono a spendere con maggior facilità sul mercato?
La Juventus ha ormai un fatturato strutturale di circa 230-250 milioni di euro ai quali aggiungere poi i ricavi della Champions League, la cifra di 200 milioni annui per ammortamenti e ingaggi definisce di fatto il costo limite della rosa per garantire l’equilibrio finanziario. Il fatturato del Napoli si attesta invece intorno ai 130-140 milioni di euro ai quali sommare gli introiti della Champions League, per gli azzurri quindi la cifra di riferimento per il costo della rosa è intorno ai 100 milioni, anzi, meglio inferiore ai 100 milioni.

Come giudica questo apparente immobilismo di mercato del Napoli?
Attualmente il mercato del Napoli è penalizzato dal costo che deve sostenere per un gruppo di calciatori ormai fuori dal progetto ma che continuano a gravare sul bilancio rendendo impossibili gli investimenti per portare calciatori di alto livello prima di aver avuto la certezza di accedere alla Fase a Gironi della Champions League. Credo che i tanti nomi riportati in questi giorni siamo solo rumors, perché di fatto il mercato del Napoli sarà probabilmente congelato fino a dopo il preliminare. Il Napoli per mantenere il suo equilibrio attuale non può commettere alcun errore sul mercato, come ha fatto negli ultimi dodici mesi.”

Quindi il passaggio del turno preliminare è già un crocevia fondamentale della stagione..
“Il sorteggio ha posto di fronte agli azzurri certamente l’avversario più ostico tra quelli possibili, certamente la vittoria in amichevole del Bilbao contro il Borussia M. non lascia tranquilli perché non è affatto facile vincere in Germania, per nessuno.
Non mi voglio sbilanciare in pronostici, diciamo semplicemente che se guardiamo al livello tecnico delle rose il Napoli è certamente superiore, tuttavia per una doppia sfida da giocare in agosto avrà un peso notevole anche la condizione atletica. Sarà comunque improbabile chiudere la pratica già al San Paolo, ma spero comunque il Napoli riesca a superare questo scoglio, sarebbe importante per il club e per il calcio italiano.”

Lanciando uno sguardo  a quella che è stata l’avversaria diretta del Napoli nell’ultima stagione. Come è messa la Roma in rapporto al Financial Fair Play col quale dovrà fare i conti da questa stagione?
“La Roma è in una posizione un po’ critica rispetto al Financial Fair Play, infatti gli ultimi bilanci sono stati chiusi con perdite più o meno consistenti. Negli ultimi giorni ci sono stati due eventi importanti, prima l’aumento di capitale e poi l’acquisto da parte di Pallotta delle quote ancora di proprietà di Unicredit. Non penso sia probabile che l’aumento di capitale venga usato per coprire le spese di questo calciomercato, credo piuttosto Sabatini punti a una cessione eccellente, magari Benatia, per finanziare la campagna acquisti come già fatto l’estate scorsa con le cessioni di Osvaldo, Lamela e Marquinhos.”

E in relazione al progetto stadio presentato da Pallotta?
La realizzazione dello stadio, che per ora è solo all’inizio di un complesso percorso, porterà benefici sul lungo periodo, ma non è ancora chiaro quali saranno i soggetti a finanziare l’opera e quali modifiche verranno richieste dal Comune di Roma per l’approvazione. Ad oggi guardando il progetto nel suo insieme è predominante la componente degli sviluppi immobiliari nell’area di Tor di Valle rispetto alla costruzione dello stadio in sé. C’è da aspettare e vedere come evolverà la questione.”

 Andrea Iovene
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