Il duro scoglio dei baschi di Bilbao

La squadra dell’Athletic Club è una sorta di unicum nel panorama mondiale in quanto schiera per statuto solo giocatori di origini basche, in larga misura provenienti dal proprio settore giovanile o da quelli delle altre società basche Osasuna e Real Sociedad. La scorsa stagione chiusa al quarto posto ha visto la squadra biancorossa vivere una sorta di rivoluzione agli ordini del nuovo tecnico Ernesto Valverde, succeduto al mago Bielsa.

Lo schieramento tattico scelto da Valverde è un canonico 4-3-3 che è funzionale ad esaltare le qualità degli esterni offensivi, su tutti quelle della giovane stella Iker Muniain, che gioca a sinistra, e dell’altra ala Susaeta. Ad essi si aggiungono gli inserimenti senza palla dei centrocampisti Ibai Gomez, Iturraspe e De Marcos. La manovra si svolge con rapidi capovolgimenti di fronte e altrettanto rapide verticalizzazioni sugli esterni per arrivare al cross verso il centro dove l’azione viene chiusa dall’esterno opposto o dall’inserimento del centravanti o di un centrocampista.

Un altro punto di forza dei baschi è il gioco aereo, laddove i centrali difensivi Laporte e San José sono temibili. Il pacchetto difensivo è completato da terzini dalla chiara vocazione offensiva che però non hanno nella marcatura il loro punto di forza.

Punti deboli Il Bilbao pur essendo una squadra piuttosto prolifica manca dalla partenza di Lllorente di un terminale offensivo capace di realizzare la mole di gioco prodotta dalla squadra, le caratteristiche dei centravanti in rosa sono simili tra loro, con spiccata attitudine al gioco aereo e a fungere da boa per l’inserimento dei compagni. Altro limite che si può individuare è quello della lentezza dei difensori centrali, infine tra i portieri in rosa non ce n’è uno di assoluto affidamento infatti Valverde nella passata stagione li ha spesso alternati tra loro.

Andrea Iovene
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