Ciro Esposito, parla lo zio: “Accettiamo l’invito e saremo all’Olimpico, basta violenza! Dalla Roma mi aspettavo altro…”

Vincenzo Esposito, zio di Ciro ed uno dei più grandi autori dell’opera di sensibilizzazione messa in atto dalla famiglia, come ha accolto la richiesta del Gruppo Campania giallorossa a partecipare alla prima gara casalinga della Roma?

«Con grande piacere. Quando Antonella mi ha detto della cosa, non ho perso tempo e sono subito entrato in contatto con i ragazzi del gruppo di tifosi romanisti per comunicare loro la nostra più totale disponibilità. Riteniamo che potrebbe essere un segnale di buon senso e abbiamo molto apprezzato l’invito perché dimostra che non tutte le frange del tifo sono violente»

Qual è il messaggio che può mandare questa iniziativa?

«Il nostro è l’ennesimo invito a tutti i tifosi a dissociarsi e prendere le distanze dagli episodi di violenza che purtroppo sono il vero problema del nostro calcio»

Una battaglia che continua anche dopo la morte di Ciro

«La nostra famiglia non si arrende, anzi continuiamo la crociata per affermare lo sport come strumento di condivisione e umanità. E per farlo bisogna rompere quel blocco che si è creato tra le varie tifoserie avversarie».

Quale dovrebbe essere l’atteggiamento da parte dei gruppi ultrà?

«Prendere le distanze dall’assassino, perché solo in questo modo, isolando i colpevoli, si può sperare di ricostruire un calcio sano e
fatto di valori importanti».

Che risposta si aspetta da parte della Roma?

«Mi auguro che accolga di buon grado questa iniziativa. Sono rimasto molto deluso dalla società romanista perché all’epoca mi
aspettavo che prendesse una posizione netta nei confronti della curva».

Fonte: Il Mattino

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