Inler: “Che amarezza in Brasile, ma ora voglio vincere col Napoli”

Uscire dal Mondiale in quel modo, subendo il gol dell’Argentina a pochi minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, ha fatto male alla Svizzera e al suo capitano Gokhan Inler, uno dei tre napoletani della squadra che ha lasciato il Brasile dopo aver fatto tremare un’autorevole candidata alla Coppa 2014.

Quanta amarezza si prova quando si subisce una sconfitta al 113′ dopo una grande partita? Quali errori sono stati commessi dalla Svizzera?

“È stata una botta fortissima. È stato brutto uscire così anche perché avevamo fatto una partita perfetta fino a quel momento. Poi purtroppo abbiamo lasciato un pò troppo spazio a Messi e la sua azione ha portato al gol di Di Maria. Contro l’Argentina, come qualsiasi altro avversario, avremmo dovuto essere attenti fino all’ultimo minuto”.

La partita di Inler è stata eccezionale, una delle migliori in questa stagione.

“È stata una bellissima gara, mi sentivo prontissimo anche perché avevo preparato al meglio la partita. Forse sì, si può dire che sia una delle migliori partite della mia carriera”.

Com’è stata la sfida con i compagni Higuain e Fernandez? Tanti giocatori ai Mindiali confermano il valore del Napoli?

“È stato speciale giocare contro i due argentini nostri compagni di squadra. Prima del Mondiale ne parlavamo e ci scherzavamo sopra. Poi il destino ha voluto che effettivamente ci incontrassimo e a quel punto nessuno più ha scherzato perché eravamo concentrati su questo match che valeva la qualificazione ai quarti. Comunque, tutti i giocatori del Napoli finora hanno fatto un ottimo Mondiale”.

La Svizzera è uscita dopo un brillante girone e un’ottima prova contro l’Argentina: qual è il suo futuro?

La Svizzera sta crescendo molto, abbiamo una squadra giovane che già gioca un bel calcio. Per il futuro sarà importante continuare a costruire su queste fondamenta e migliorare: puntiamo a diventare ancora più forti”.

Dal ritiro in Brasile Inler, Behrami e Dzemaili hanno ricordato Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto una settimana fa: cosa si deve fare per evitare altri morti nel calcio?

“Queste vicende drammatiche non hanno nulla a che vedere con il gioco del calcio e fanno male allo sport. Per noi i tifosi sono importanti e quindi ancora più tragico è ciò che è successo. Faccio ancora le condoglianze alla famiglia, sono addolorato. Riposa in pace, Ciro”.

C’è una proposta che lanciate voi protagonisti del calcio per cancellare l’incubo della violenza ed evitare che ci siano tensioni tra tifoserie del Napoli e della Roma?

“Sarà sicuramente un argomento che dovremo affrontare anche noi giocatori”.

Dal Mondiale al Napoli: come immagina la prossima stagione, la squadra può lottare per lo scudetto? Sarà possibile colmare la differenza rispetto a Juve e Roma?

Il Napoli sarà una squadra molto forte e molto prestigiosa, noi come sempre daremo il massimo per migliorare e arrivare il più in alto possibile. Daremo tutto per vincere trofei importanti”.

Con un Inler formato Mondiali dove può arrivare il Napoli?

“Cerco sempre di dare il massimo, poi si vince e si perde tutti insieme. È la squadra che conta. Ognuno di noi è importante. Il Napoli può arrivare molto in alto perché ha un collettivo, una squadra che è all’altezza del compito”.

Fonte: Il Mattino

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