Quel folletto fiammingo targato Napoli

Quando arrivò a Napoli lo scorso calciomercato era conosciuto esclusivamente per le sfide contro il PSV di qualche mese prima in Europa League. Quando arrivò l’annuncio dell’acquisto di Dries Mertens la torcida azzurra non fu particolarmente stimolata. Un nome conosciuto sì, ma non un nome altisonante, uno di quelli capace di infiammare la fantasia ed a stimolare pensieri di vittorie.

Arrivò a Napoli e le sue prime prestazioni non convinsero. Qualche apparizione a sostituire l’osannato Insigne e lo spagnolo Callejon. Nulla di che, a confermare quel mancato entusiasmo.

Oggi a distanza di un anno quasi, i napoletani si coccolano il folletto fiammingo, ammirandolo in diretta ai mondiali brasiliani. Dries con il suo Belgio ha già conquistato l’attenzione di tutti, qualificandosi con una giornata di anticipo alla successiva fase del mondiale sudamericano. In gol nella prima apparizione, da subentrante ha regalato sprazzi di bel gioco, facendo ammattire anche il compagno di squadra Ghoulam nella sfida contro l’Algeria e regalando il gol vittoria alla sua Nazionale e gli agognati tre punti.

Si è guadagnato il posto da titolare nella seconda sfida contro la Russia di Capello sulla destra dell’attacco belga. Ha risposto pronto Dries Mertens, sfoggiando nel primo tempo una prestazione di tutto rispetto e facendo ammattire il suo dirimpettaio russo che stentava a stargli dietro nel vortice delle sue finte. Strano che un allenatore scafato come Capello non abbia pensato di cambiare qualcosa, per arginare la verve del piccolo giocatore. Solo un po’ di sfortuna ed un pizzico di imprecisione non hanno consentito a Dries di marcare per la seconda volta il cartellino. Sostituito nel secondo tempo, quando è calato un po’ alla distanza, rimane un’altra ottima prestazione del giocatore partenopeo .

Gongolano i napoletani davanti alla TV. Gongolano nel vedere il proprio beniamino sfoggiare pezzi di bravura sul palcoscenico più importante. Viene da indicare il monitor e ricordando quando si era bambini urlare che è nostro Dries. Orgogliosi di avere tra le proprie fila un giocatore dello spessore del belga. Orgogliosi di poterlo ammirare ancora per un anno con la maglia azzurra, nella speranza di altri successi.

Provaci ancora Dries, provaci ancora con la tua nazionale prima di tornare sotto al Vesuvio a far grande la squadra azzurra.

Antonio Picarelli

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