Anche allo stadio cresce la passione per il Napoli

8.852.363 spettatori allo stadio nella Serie A 2013/14. Sono circa 400 mila più della stagione precedente, una crescita piccola ma costante registrata negli ultimi anni a dispetto di stadi sempre più obsoleti, di procedure di vendita biglietti complicate e della sensazione di generale insicurezza che regna intorno agli eventi sportivi.

Nonostante una stagione altalenante dal punto di vista dei risultati è l’Inter ad avere la media spettatori più alta con 46.246 in lieve calo rispetto alla stagione precedente, al secondo posto si piazza il Napoli con una media spettatori di 40.632, un dato viziato dall’ultima partita di campionato disputata di fronte a soli 10 mila bambini (tenendo come riferimento le precedenti 18 gare la media sarebbe stata consistentemente più alta). Al terzo posto si piazza la Roma che mantiene invariata la sua media rispetto alla stagione precedente attestandosi a 40.436 spettatori a partita (anche qui si deve considerare le numerose gare disputate con stadio parzialmente aperto a causa delle squalifiche per discriminazione inflitte), segue il Milan a 39.874 con una perdita di quasi 10 mila spettatori a partita nelle ultime due stagioni per i risultati deludenti della squadra. I 38.328 spettatori medi della Juventus invece sono costanti nel tempo anche perché corrispondono quasi al tutto esaurito nel nuovo impianto torinese. Seguono poi Fiorentina e Lazio con numeri intorno alle 30 mila presenze di media, mentre alle loro spalle Sampdoria, Verona, Bologna e Genoa si fermano intorno a quota 20 mila. Chiudono la graduatoria le altre squadre comprese nella forbice tra i spettatori del Torino e i 9 mila del Chievo.

Dal punto di vista della percentuale di riempimento degli impianti possiamo vedere come per gli stadi più grandi (oltre i 50 mila posti) sia il Napoli quello con la percentuale più alta (67%), seguito da Inter (57%), Roma (55%), Milan (49%) e Lazio (44%), mentre invece tra le altre sia ovviamente la Juve a registrare il valore più alto con il 93% di riempimento medio, seguita dalla Fiorentina (68%), Catania (63%), Parma (61%), Torino (60%). Numeri che dovrebbero far riflettere sulla qualità degli impianti italiani, solo pochi dei quali possono offrire posti comodi, strutture confortevoli e moderne, invogliando lo spettatore a scegliere lo stadio invece della tv.

Andrea Iovene
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