La stagione azzurra raccontata da Rafa Benitez – Quarta parte: dicembre e gennaio, due mesi agrodolci

Dicembre annuncia il Generale Inverno ed il Ciclone “Golzalo” si scatena nel cielo dell’Olimpico. Si gioca di lunedì, il famoso “Monday night”. Il Napoli batte la Lazio 4-2 e l’aquilone azzurro torna a volare più in alto dell’aquila laziale. Non si vinceva a Roma biancoceleste da 5 anni. Fatto! Drin-drin, il doppio squillo di Higuain. Dopo la doppietta al Marsiglia in Champions arriva quella in campionato all’Olimpico. Il Pipita suona sempre due volte. Completano l’opera Pandev, nella sua vecchia Arena, e Callejon che chiude la scena al 90esimo sotto la Nord. Pochi giorni dopo ancora tanti gol ma stavolta la gioia è dimezzata. Napoli-Udinese finisce 3-3. Per noi doppietta di Pandev e gol di Dzemaili. Rincorsa udinese premiata a dieci minuti dalla fine con un gol di Basta. Pareggio. Punto, e…basta.

Ma è l’anticamera del match stellare. Napoli-Arsenal. Ultimo giro di Champions. Bisogna battere i Gunners per puntare alla qualificazione. E’ un partitone di quelli da brividi. Il San Paolo è l’epicentro del Mondo. Ad un quarto d’ora dalla fine l’urlo di Fuorigrotta arriva fino a Londra. Higuain inventa un gol fantastico in girata di sinistro. Poi Callejon segna al 92esimo in pallonetto. Ma non basta. Il Borussia vince a Marsiglia. Il Napoli è incredibilmente fuori con 12 punti per differenza reti. Dodici lunghissimi punti che qualificherebbero chiunque negli altri gironi ed anche nella storia. E invece l’azzurro resta fuori da un cubo di Rubik che incastra una combinazione su un milione.

Piange Higuain, Fuorigrotta ringrazia i Guerrieri. Applausi e lacrime, orgoglio e passione. Il Napoli commuove l’Europa e brilla honoris causa tra le stelle dei campioni. “Uscimmo dalla Champions a testa alta – ricorda Benitez – dopo aver battuto tutte al San Paolo. Giocammo alla grande contro Club di livello mondiale, uscire per un gol di differenza fu molto amaro. Ma lì vedemmo quanto stava crescendo la squadra. Disputammo un ottimo girone di andata ed una Champions eccellente che ci diede fiducia per crescere ulteriormente”.

La rabbia diventa energia positiva. Arriva subito l’Inter. Passato, presente e futuro intrecciano la storia. Mazzarri-Benitez è la suggestione in più che anima la sfida. Ma l’urlo del San Paolo vola quattro metri sopra al cielo. Higuain-Mertens-Dzemaili e Callejon. Finisce 4-2. E Handanovic al 90esimo para un rigore a Pandev che evita la “manita”. Pochi giorni dopo Benitez diventa cittadino onorario. Napoli lo elegge a tutti gli effetti napoletano. E la città scrive sui muri dell’anima il suo slogan: “sin prisa, sin pausa”. Senza fretta, senza pausa. Per raggiungere la vittoria. Si chiude dicembre col pareggio a Cagliari: 1-1. Callejon nel finale segna il 2-1 ma un fuorigioco al microscopio annulla l’ultimo successo dell’anno.

Si torna il 6 gennaio, Napoli-Sampdoria. La Befana porta in dono il talento fulminante di Dries Mertens che apre il nuovo anno al San Paolo con un doppio affresco fiammingo. Destro al volo e punizione al bacio: 2-0. Il 2014 si apre all’insegna del numero 14. Dries c’è! A Napoli anche i numeri hanno un’anima. Si va a Verona, quella che è diventata “fatal” dalla bellezza di 13 anni. Non si vince sulla “scala” dell’Hellas dal 2001.  Ma stavolta nell’Arena è sinfonia azzurra in tre atti. Mertens-Insigne-Dzemaili: 3-0. Trionfale come l’Aida. Il 15 gennaio il Napoli debutta in Coppa Italia contro l’Atalanta agli ottavi di finale. Ed anche in Coppa come in campionato è di Callejon il battesimo del gol. Finisce 3-1. Doppietta di Calleti e rete di Insigne che segna così in tutte e tre le competizioni: campionato, Champions e Coppa Italia.

Si spalanca la finestra di mercato. Il Napoli rilancia con un tris vincente. Arrivano Jorginho, Henrique e Ghoulam. Saranno tre uomini importantissimi per completare la rosa. Scelte felici come sostenne sin da subito Benitez. “Sì, furono acquisti mirati – ribadisce Rafa – di cui siamo fieri. Tre giocatori che si sono rivelati preziosi per la crescita del gruppo. Ci aiutarono subito a ricoprire ruoli importanti ed anche grazie a loro la squadra è migliorata nel rendimento ed ha acquisito sempre maggiore fiducia nel prosieguo della stagione”.

Il 19 gennaio si va a Bologna. Pioggia, freddo e clima che sembra un presagio. Il Napoli è avanti 2-1 con gol di Higuain e Callejon. Ma al 90esimo Bianchi nell’ultimo calcio d’angolo in mischia fa il 2-2. Delusione anche la settimana successiva con l’1-1 con il Chievo al San Paolo, ma è alla fine del mese che si fanno i conti. Il Napoli batte la Lazio 1-0, conquista la semifinale di Coppa Italia con un “golazo” di Higuain ed apre un enorme credito su quello che sarà un cammino luminoso…

fonte: sscnapoli.it

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