L’editoriale di Antonio De Filippo: “La chiamano coppetta, ma se non dovessimo vincerla…”

Mancano solo tre giorni alla partita più importante della stagione: Fiorentina-Napoli. In città, nonostante il solito e contagioso entusiasmo, sento nelle ultime ore diversi commenti completamente fuori dal coro. Il concetto, più o meno, è questo: “La Coppa Italia è una , anche se dovessimo vincerla non cambierebbe il giudizio sulla stagione del Napoli”.
Un pensiero condiviso anche da alcuni addetti ai lavori in ambito nazionale, ma che nella maggior parte degli interpreti manca di coerenza. Perché? La risposta è fin troppo semplice. Se il Napoli non dovesse portare la “coppetta” all’ombra del Vesuvio, una miriade di critiche pioverebbe su Benitez e sulla società azzurra.
Dunque, in caso di vittoria non cambierebbe nulla, ma in caso di sconfitta i processi contro il Napoli si aprirebbero subito dopo il triplice fischio. La verità è una sola: la Coppa Italia è, per l’appunto, una coppa e come tale va onorata e, in caso di vittoria, festeggiata. Vincere aiuta a vincere in vista del futuro ed alzare quel trofeo sotto il cielo di Roma porterebbe di diritto il Napoli a giocarsi la rivincita in Supercoppa contro la Juventus.
Dopo i fatti di Pechino, a chi non piacerebbe alzare quel trofeo sotto gli occhi dei bianconeri? Prima però c’è la coppetta… Quindi, cari napoletani, stringiamoci intorno alla squadra e andiamo a Roma con un solo desiderio: vincere!

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