Gonzalo Higuain e Mauro Icardi, due opposti top player pronti ad incantare “San Siro”

Il diavolo e l’acqua Santa si potrebbe dire ma non in campo, dove entrambi si distinguono per una temperamento forte e per classe e qualità da vendere, seppur con un vissuto calcistico e di esperienze totalmente differenti. Mauro Icardi e Gonzalo Higuain sono di quanto più lontano possano essere due calciatori, opposti sia nell’approccio alla vita che in quello al calcio ma accomunati da un grandissimo talento che stanno esprimendo al meglio in questa stagione. Forti alle spalle di due club che gli hanno donato fiducia e stima incondizionata, l’argentino del Napoli e quello dell’Inter sono tatticamente e tecnicamente molto differenti, con il secondo protagonista indiscusso del campionato con ben diciassette gol all’attivo al primo anno in A.

Il gap più grande ad un primo sguardo tra i due, è sicuramente l’età: ventuno candeline spente da qualche mese per il nerazzurro, già ventisette per il partenopeo, che vanta esperienze importanti non solo in Nazionale argentina ma anche in Europa, punta di diamante tra tutti del Real Madrid. Più tranquillo e professionale il numero nove azzurro, passionale ed istintivo l’interista, spesso sulle pagine dei tabloid per gli scandali ed il gossip che lo vede costantemente protagonista insieme alla sua fidanzata Wanda Nara. E’ invece difficile incontrare il Pipita a Napoli ed ancor più vederlo oggetto di pettegolezzi: l’unico svago che si concede è qualche cena con i compagni di squadra e gli eventi di beneficenza organizzati dalla stessa società.

In campo sono due furie, idoli dei tifosi che incantano le folle con numeri da maestro e giocate geniali. Versatile e con un immenso spirito di sacrificio, Higuain fa reparto da solo e non si spaventa di assumersi gli oneri e gli onori di essere la punta di diamante dell’attacco partenopeo, in una piazza molto esigente ma al contempo calorosissima. Attaccante di qualità e quantità, interpreta il suo ruolo a trecentosessanta gradi, sorprendendo con tiri dalla distanza, morbidi pallonetti, calci piazzati precisi, diagonali velenosi e colpi di testa micidiali che mettono in costante difficoltà gli estremi difensori avversari. Non è solo un terminale offensivo da prestazioni altisonanti: crea assist e giocate per i compagni, ripiega in difesa e lo si trova a tutto campo, esprimendo al meglio l’idea di gioco di Benitez. Insomma, unico, intoccabile, inimitabile, un patrimonio da preservare e tenersi stretto.

Maurito Icardi incarna invece il calcio moderno, quello che ti rapisce e ti conquista con folate geniali e quel pizzico di egoismo forse di troppo, che a volte innervosisce ma costantemente ti incanta. Classico centravanti, risolve la gara con il colpo dal maestro palesando un senso del gol immenso, trovandosi sempre nel posto giusto proprio al momento giusto. Preciso e fantasioso, spesso viene fermato da acciacchi ed infortuni, gli stessi che lo hanno tenuto per buona parte del 2013 lontano dal rettangolo verde di gioco. Da quando è tornato a disposizione di Mazzarri però, è praticamente inarrestabile: ben otto reti, delle quali una bella doppietta nella penultima gara di campionato contro la Sampdoria in trasferta.

Insomma, un duello dai risvolti imprevedibili ma sicuramente spettacolari, che vedrà i due fuoriclasse sabato sera sfidarsi sotto i riflettori di “San Siro”. Che la sfida abbia inizio, a suon di reti e standing ovation.

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