ESCLUSIVA SN – Federico Casotti, direttore Goal.com Italia: “Mi aspettavo di più dagli azzurri. Giusto dare fiducia a Benitez con i suoi pregi e i suoi difetti, due acquisti di spessore per un Napoli competitivo”

Federico Casotti, direttore di Goal.com Italia, e grande conoscitore di calcio internazionale – con una particolare predilezione per Ligue 1 ed Eredivisie – ha rilasciato un’  intervista in esclusiva per la redazione di SpazioNapoli. Trai temi toccati, un’analisi sulla stagione degli azzurri ormai agli sgoccioli, ed una finestra sul futuro, sviscerando le lacune della rosa e valutando alcuni nomi in orbita Napoli.

Napoli è una piazza estremamente passionale, ma l’altro lato della medaglia è l’umoralità, opinioni che mutano da un estremo all’altro in un batter di ciglia. Le valutazioni sull’annata di Benitez sono equamente divise tra estimatori e detrattori, da “esterno” come valuti la prima stagione in azzurro di Rafa Benitez? Che peso può avere, in tal senso, la finale del 3 Maggio contro la Fiorentina?

Mi aspettavo qualcosa di più, vero che Juventus e Roma hanno tenuto un ritmo insostenibile ma il distacco accumulato dal Napoli è eccessivo in rapporto al valore della squadra. Non era facile ripartire dopo la partenza di Cavani e la fine del ciclo di Mazzarri, Benitez ha confermato vizi e virtù che da sempre ne fanno più un uomo di Coppe che di campionato. io credo però che una decisa conferma dell’allenatore da parte di De Laurentiis e una campagna acquisti all’altezza possano portare il Napoli a un livello ancora maggiore. La finale di Coppa Italia è utile per non chiudere a mani vuote la stagione, ma la delusione del campionato resta e brucia.

Vizi e virtù dunque, un vizio e una virtù del tecnico madrileno?

Vizio: l’incapacità di essere cinico e pratico nelle partite di routine, quelle che in un campionato dai per acquisite e che invece, se manchi, ti fanno perdere la stagione. Virtù: il grande carisma, utile per attirare i giocatori e far migliorare i giovani.

Sei stato tra i primi ad esprimere un parere favorevole sull’acquisto di Ghoulam nella sessione di mercato invernale, come valuti l’approccio dell’ex Saint-Etienne con il calcio italiano?

Tutto sommato Ghoulam ha avuto un approccio molto positivo, confermando in toto le mie impressioni. E’ un giocatore di gran corsa, molto diligente tatticamente, a suo agio anche in contesti a volte complicati. Poco appariscente ma in questa rosa merita di starci eccome.

Uno sguardo alla prossima stagione, dove, e come, deve operare la dirigenza azzurra per rendere il Napoli realmente competitivo in tutte le competizioni?

Credo che dalla trequarti in su il Napoli sia a posto: cedere Hamsik è una tentazione comprensibile, ma nel caso richiede un rimpiazzo adeguato. Serve un difensore centrale di livello europeo, più che di prospettiva, e un centrocampista centrale da piazzare davanti alla difesa. Anche qui serve un nome immediatamente spendibile, in grado di fare la differenza in breve tempo.

Restando in tema mercato, Kalidou Koulibaly è senza dubbio tra i nomi più caldi del mercato azzurro, qual è la tua opinione sul valore di questo imponente difensore francese? Può essere un investimento all’altezza delle prospettive del Napoli per la prossima stagione?

Lo conosco relativamente poco, ma è un difensore ben strutturato fisicamente, buon centrale di difesa autore di un ottimo apprendistato al Genk, dove ha dimostrato di saper bene operare anche come centrale di centrocampo davanti alla difesa. La Serie A non è chiaramente il campionato belga ma se Benitez lo sta puntando è perché sa di poterlo far crescere bene.

Bigon e il suo entourage monitorano costantemente i prospetti della Ligue 1, in orbita Napoli sono stati fatti i nomi di Umiti e Kaborè cosa puoi dirci su questi due giocatori?

Umiti può fare sia il laterale sinistro sia il centrale nella difesa a 4, è molto esuberante tatticamente, non è sempre facile da disciplinare ma ha ancora un margine di miglioramento non del tutto espresso. Kaborè è un centrocampista da piazzare davanti alla difesa, ha dalla sua esperienza e concretezza ma onestamente non credo sia meglio di quelli che il Napoli ha già in rosa.

Il campionato olandese è storicamente  fucina di grandi giocatori. Proprio dall’Eredivisie a Napoli è approdato un certo Dries Mertens, qualche nome che potrebbe far comodo agli azzurri?

Clasie per la mediana e Pellè come vice Higuain, entrambi in forza al Feyenoord.

Edoardo Brancaccio

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