Higuain e Mertens out ad Udine, ma all’attacco azzurro non mancano le alternative

Si ferma Higuain. Un brutto colpo in allenamento ieri mattina a Castelvolturno, più o meno all’altezza della tibia sinistra: una forte contusione, nessuna frattura, come verificato attraverso gli esami radiografici. Nulla di grave, solo il forte spavento per l’argentino. Un infortunio però che lo costringerà a saltare la partita contro l’Udinese. Costretto a fermarsi sul più bello, quindi, proprio quando si era rilanciato nella corsa al titolo di capocannoniere, a un gol da Tevez e a due lunghezze dal nuovo primatista Immobile.
Costretto a fermarsi, una situazione assolutamente inedita per Gonzalo, tre soltanto fin qui le assenze, le partite saltate in stagione, due per infortunio contro l’Arsenal in Champions League e il Livorno in campionato e una per squalifica, ancora contro il Livorno nel match di ritorno al Picchi. Uno stop per l’argentino in un momento chiave, niente sfida con l’Udinese, niente faccia a faccia con Di Natale, l’impossibilità di poter avanzare ulteriormente nella classifica cannonieri. Fatale un colpo accusato in partitina, un contrasto di gioco involontario, il Pipita ha avvertito subito il dolore e si è fermato. Salterà domani sera la trasferta contro l’Udinese di Guidolin, quindi: fin qui è stato tra i più impiegati di Rafa, un rendimento sempre positivo tra campionato e coppe con un’unica frenata proprio nell’ultima fase prima del risveglio con la tripletta contro la Lazio.

Stamattina verificherà ancora l’entità del dolore, solo un clamoroso miglioramento potrebbe consentirgli di mettersi a disposizione per la trasferta di Udine, in prospettiva della sfida contro l’Inter di sabato prossimo invece non sussistono dubbi. Cambio in attacco, quindi, la soluzione più logica è quella di Zapata, il vice Pipita. Dopo un difficile ambientamento il colombiano è riuscito a sfruttare al meglio l’ultima occasione in ordine di tempo che gli ha concesso Benitez: la maglia da titolare nella trasferta di Catania. Segnò una doppietta e fu decisivo per il successo del Napoli, una risposta importante degli azzurri dopo il ko al San Paolo contro la Fiorentina. Da punta centrale è stato adattato a inizio stagione il macedone Pandev, nell’ultimo periodo Benitez ha provato lo spagnolo Callejon: due soluzioni però più che altro da poter prevedere a partita in corso.

L’attacco azzurro, quindi, perde il suo migliore interprete, quello che ha segnato 24 reti tra campionato e coppe, decisivo anche per gli assist. Benitez deve pensare a soluzioni offensive diverse per mantenere alta la media realizzativa contro l’Udinese, squadra che ha beffato gli azzurri nel match d’andata al San Paolo con un pari in doppia rimonta. Salta il duello tra le due stelle più attese, quello tra Higuain e Di Natale. Gonzalo e Totò hano segnato in due ben 432 reti in carriera, un’enormità. Il Pipita avrà tempo e modo per migliorare ancora i suoi numeri, l’attaccante napoletano si fermerà a fine stagione, salvo cambiamenti.
Rafa perde in solo colpo tutti e due i protagonisti principali della vittoria sulla Lazio, l’argentino Higuain per infortunio e il belga Mertens per squalifica. Nel reparto, però, può contare su diverse soluzioni e ha cinque possibilità di scelta per quattro maglie: Hamsik, Pandev, Insigne, Callejon e Zapata. L’attacco, di gran lunga il miglior reparto del Napoli in questa stagione, numeri molto positivi che si possono ulteriormente migliorare in queste ultime cinque giornate. Contro l’Udinese un altro esame importante, la squadra di Guidolin infatti lavora con grande attenzione in fase difensiva.

Fonte: Il Mattino

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