Napoli-Juventus la sfida più attesa, più per la gloria che per la classifica

Per tutti i tifosi napoletani è e sarà sempre la partita dell’anno. Una sfida che da sempre in città è vissuta con un’attesa trepidante figlia di una rivalità scolpita nel tempo, da grandi sfide, vittorie memorabili e sconfitte amare. Per larghi tratti della storia partenopea è stato addirittura l’obiettivo di una stagione intera. “E’ strano nessuno mi ha chiesto di vincere lo scudetto, ma tutti mi hanno chiesto un gol alla Juve” parole chiare quelle del più grande profeta della storia azzurra, Diego Armando Maradona, in una delle sue prime dichiarazioni alle pendici del Vesuvio. Furono in seguito proprio le gesta del più grande giocatore di tutti i tempi a riportare questa sfida nella sua corretta dimensione, la sfida più attesa certo, ma dal cui esito derivassero grandi traguardi.

Con lo scorrere dei decenni la storia non è certo cambiata, la nuova gestione societaria ha riportato in auge una rivalità che gli anni bui avevano soltanto nascosto. Il Napoli è tornato dove gli spetta, e se si vuole veleggiare nell’alta classifica la Vecchia Signora è sempre l’avversario con cui fare i conti. Non farà differenza il posticipo di domenica sera, una partita che una città intera vuole vincere senza esitazioni. Purtroppo però, inutile negarlo, il match clou della 31a giornata non avrà il sapore che in molti alla stesura dei calendari si sarebbero auspicati. Ad inizio stagione le premesse erano chiare: essere competitivi su tutti i fronti, contendere il titolo alla Juventus di Conte campione in carica per la seconda volta consecutiva. L’incontro d’andata a Torino il giusto antipasto, la sfida del 30 marzo allo stadio San Paolo  una vera e propria finale in cui legittimare le proprie ambizioni al titolo.

La storia di questa stagione si è espressa diversamente, i bianconeri hanno macinato record e cannibalizzato la serie A, numeri che parlano da soli: 26 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, 81 punti a fine marzo, un ritmo inimmaginabile. Gli uomini di Benitez hanno visto la loro annata condizionata dalla troppa discontinuità, difficoltà nel saper gestire le varie competizioni, troppi punti persi in sfide abbordabili. Il quadro è eloquente: 20 punti di distanza alla vigilia di questo big match, scudetto ormai in cassaforte per la Juventus, il Napoli che gioca solo per tenere accesa la flebile speranza di un secondo posto che eviterebbe i preliminari di Champions League. Classifica che probabilmente non rispecchia il reale divario tra le due squadre, ma che è figlia di una stagione da cui il nuovo corso tracciato dal presidente De Laurentiis deve trarre la giusta esperienza, affinché nel futuro più prossimo in sfide simili in palio non ci sia solo la gloria.

Edoardo Brancaccio

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