Napoli e Roma ai raggi X: punti di forza e di debolezza, condizione atletica ed infortunati

I PUNTI DI FORZA

La qualità offensiva, il punto di forza del Napoli. La compattezza difensiva, quello della Roma. L’attacco azzurro è il più forte del campionato, tutti a segno con Rafa. Higuain, il leader: venti gol stagionali, tredici in campionato Straordinario anche l’impatto di Callejon, reti sempre decisive dello spagnolo, l’ultima in ordine di tempo contro la Roma. I giallorossi impenetrabili in fase difensiva: dodici reti al passivo, nettamente il miglior reparto della serie A, De Sanctis il portiere meno battuto di tutti. Il Napoli insuperabile negli scontri diretti, fa sempre la differenza nelle partite da dentro o fuori. Più continua la Roma che fin qui ha perso solo due partite, proprio in trasferta contro Juventus e Napoli. Il vantaggio della Roma è di giocare soltanto su un fronte, in campionato, e quindi di poter veicolare tutte le proprie energie su un unico obiettivo. La capacità di Benitez è quella di ruotare al meglio i suoi uomini, un impiego calibrato di tutti per non far avvertire troppo la fatica nei momenti chiave della stagione. Una rosa equilibrata, il leader del Napoli è Higuain, quello della Roma è Totti. L’altro leader del Napoli è Reina, il portiere. Uomini di spessore della Roma a centrocampo, dove si avvertirà ancora l’assenza per squalfica di De Rossi.

I PUNTI DEBOLI

Fuori Totti per infortunio, che, comunque, è un finto centravanti, l’unico vero attaccante d’area tra i giallorossi è Destro. Al tiro arrivano un po’ tutti nella squadra di Garcia ma la qualità offensiva sicuramente non è al top, confrontandola in particolar modo con quella del Napoli: nell’ultima sfida del San Paolo l’ivoriano Gervinho ha confermato la poca freddezza sotto porta. Il maggior problema degli azzurri è la mancanza di equilibrio, soprattutto in determinate partite quando cala l’intensità non solo fisica ma soprattutto a livello di concenrazione. La squadra di Benitez concede troppo campo per le ripartenze avversarie e si aprono spazi pericolosi, un limite mostrato già in diverse occasioni. I giallorossi di Garcia devono migliorare la fase offensiva, gli azzurri di Benietz quella difensiva: sono questi gli aspetti sui quali i due allenatori devono lavorare di più in questi due mesi finali della stagione. Si entra ora nella fase decisiva e determinate sarà l’esperienza: la garanzia per la Roma è rappresentata da uomini come De Rossi e Totti. Ma il Napoli con l’arrivo di tre ex calciatori del Real Madrid, club pluridecorato, ha aumentato il tasso d’esperienza in maniera esponenziale. E anche la presenza in porta di Reina in tal senso è rassicurante per tutti i compagni.

CONDIZIONE ATLETICA

La Roma è in leggero calo e la conferma sta nella differenza di risultati tra il girone di andata e questo di ritorno. Però i giallorossi hanno la possibilità di rifiatare giocando solo una partita a settimana. Per il Napoli invece c’è sempre lo sforzo supplementare dell’Europa League, partite settimanali che si vanno ad aggiungere alle sei già giocate in Champions League. In questo senso la condizione atletica può rappresentare alla lunga un’incognita maggiore proprio per il Napoli e sarà fondamentale la capacità di Benitez di ruotare gli elementi della rosa e di distribuire al meglio le energie. Squadra corta quella di Garcia, capacità di pressare alto e recuperare palla il primo possibile, grande attenzione nella fase di non possesso. Fondamentale, quindi, una condizione atletica sempre al top. Stesso discorso per il Napoli che gioca un calcio molto offensivo, propositivo che presuppone un veloce giro palla, possibile solo con il movimento continuo in campo degli azzurri. E poi per garantire l’equilibrio c’è bisogno di un grande sacrificio nei ripiegamenti soprattutto dagli esterni di attacco, un lavoro molto dispensioso di Callejon, Insigne e Mertens. Benitez fa grande attenzione anche al minutaggio: il più impiegato è Albiol difensore centrale, ruolo dove è più semplice giocare un maggior numero di partite.

INFORTUNI

Zuniga è ormai vicino al rientro, salvo ulteriori complicazioni, dopo ormai quasi sei mesi di assenza per l’operazione al ginocchio di inizio ottobre. La Roma invece ha perso Strootman, anche lui per un grave infortunio al ginocchio, fino al termine della stagione. Il Napoli, quindi, potrebbe ritrovare il colombiano nello sprint finale, sicuramente un valore aggiunto come esterno sinistro di difesa, utilizzabile con gli stessi risultati anche a destra. La Roma invece perde uno dei suoi uomini migliori, l’olandese che sarà costretto a saltare anche i Mondiali. Nella lotta al secondo posto, cioè nella corsa alla Champions diretta, un peso importante sarà rappresentato proprio dagli infortuni. Il Napoli quest’anno è stato molto sfortunato, con i numerosi infortuni da Hamsik, rimasto fuori per due mesi, a Rafael, il portiere brasiliano operato al ginocchio che tornerà tra cinque mesi, cioè per il ritiro della prossima stagione a Dimaro. La Roma ha perso per un lungo periodo Totti, (al secondo infortunio importante della stagione): il capitano che potrebbe tornare a disposizione per il prossimo turno di campionato. E ovviamente la sua assenza si avvertita molto non solo per le qualità tecniche ma anche per il grande carisma.

Fonte: Il Mattino

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