E’ l’ora del vero Hamsik

Da tenore, ormai orfano dei suoi due colleghi attirati dai petroldollari parigini, a grande interprete dell’orchestra guidata dal maestro Rafa Benitez. Queste le premesse alla stagione attuale di Marek Hamsik, la stagione in cui (complici anche le vicissitudini di Paolo Cannavaro) divenuto capitano avrebbe dovuto caricarsi sulle spalle un gruppo largamente rinnovato, da trascinare a traguardi ambiziosi. Dopo un inizio scoppiettante condito da doppiette e prestazioni sontuose, con Benitez che già pregustava l’idea di poter plasmare da subito un novello Gerrard alla sua idea di calcio, l’oblio: tra prestazioni discontinue e il più grave infortunio patito dal suo arrivo a Napoli (quasi 2 mesi d’assenza tra fine novembre e metà gennaio) il numero 17 azzurro sembra aver smarrito se stesso. Difficoltà ad incidere, il gol che manca dal 2 novembre , un’eternità per uno come Marek, e il giocatore che solo un anno fa primeggiava nelle classifiche di rendimento di tutt’Europa(13 reti e 22 assist per lui) sembra un ricordo fin troppo sbiadito. Tanto da dare adito alle solite voci alquanto tendeziose, da emissari di clubs stranieri  pronti a trattarne l’acquisto per la prossima stagione al fatto che il  giocatore soffra la personalità dei nuovi compagni.

Voci che lasciano il tempo che trovano, quando altri hanno deciso di dare una svolta alla propria carriera lontano dalle pendici del Vesuvio lo slovacco ha manifestato il suo viscerale attaccamento alla causa, alla maglia, a questo progetto di cui è stato colonna portante fin dal suo esordio in A a 20 anni.

La volontà del ragazzo di vincere a Napoli da protagonista e idolo di un’intera città è certificata, dimostrata dai fatti. Dopo 6 anni da trascinatore indiscusso uno spezzone d’annata sottotono, condito dalle difficolta già citate, può essere messo in preventivo. I problemi fisici e qualche difficoltà nella nuova collocazione tattica possono essere un’attenuante, ma gli azzurri hanno bisogno del proprio capitano, della sua grinta e delle sue qualità in questo rush finale dove saranno impegnati su tre fronti. C’è un titolo in palio all’Olimpico ad inizio maggio, un’Europa League tutta da giocare con lo Juventus Stadium nel mirino ed una  rincorsa al secondo posto in salita.  

C’è bisogno del vero Hamsik fin da subito e domenica al San Paolo c’è lo scontro diretto con la Roma, tra i bersagli preferiti dello slovacco in serie A..

Edoardo Brancaccio

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