De Laurentiis, la battaglia civile delle opinioni

Gli ossimori. Mercenario o eroe, approfittatore o salvatore della patria, forestiero o cuore della città: questi sono soltanto alcuni degli ossimori che la tifoseria napoletana riserva al presidente De Laurentiis. Soltanto nella nostra pagina Facebook – che ha più di 90.000 cuori azzurri – si sono scatenati più volte vivaci dibattiti sul ruolo e sull’importanza storica che DeLa sta avendo. Da un lato troviamo i “tradizionalisti“, quelli del rispetto della maglia che sono acerbamente contro ogni qualsiasi scelta presidenziale; mentre dall’altro ci sono coloro che ringraziano ogni santino del portafoglio per la venuta di questo produttore cinematografico.

Un decennio. Tra pochi mesi si festeggeranno i dieci anni del suo arrivo, quando l’allora “Napoli Soccer” vagava nelle macerie della Serie C, e la platea è ancora divisa. In questa decennio di lavoro, De Laurentiis ha portato sicuramente una rivoluzione, che anche se non gradita, ha ribaltato il mondo del pallone a Napoli. Tra diritti d’immagine, ragazze pon pon, maglie mimetiche e promozioni delle sue pellicole; ognuno ha avuto modo di prendere posizione in una battaglia civile che coinvolge l’intera città.

I due punti opposti.Meglio la C che un presidente così“, questo è il parere di alcuni gruppi nella curva Curva B, che hanno visto infangato molta della loro tradizion popolare nel tifo. “Statevi zitti, che lo fate scappare“, questo il parere dei tifosi più moderati, che non vogliono perdersi l’occasione di farsi sfuggire il Napoli più vincente e grande dai tempi di Ferlaino e Diego Maradona. Che ci sia oppure meno diverso grado di appartenenza all’azzurro, non sta a noi discuterne. E’ però singolare, analizzare come in una stessa città ci sono opinioni – non divergenti, ma opposte – sul presidente di una squadra di pallone.

Un silenzio strategico. Nella giornata di ieri sono uscite notizie su intercettazioni e mancati fitti dello stadio da parte di De Laurentiis verso il Comune. Ancora una volta, si scatenano le bocche, piene di insulti e piene di fare giurisdizionale. Lui intanto tace oppure parla con mezze frasi e tweet. Non vuole entrare nel merito, perchè sa che non si deve infiammare la cosa. A DeLa sta più che bene questo scontro retorico, perchè lui vive di popolarità ed in questi casi esce sempre vittorioso…Non è importante come se ne parli, è importante che si parli…

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