Azzurri feroci, sfatato il tabù con le piccole

Prova di maturità superata. A pieni voti. Il Napoli dà un segnale chiaro al campionato, superato il tabù contro le piccole squadre che l’aveva attanagliato troppo volte in questa stagione. Vittoria netta contro il Sassuolo, con un gol per tempo e senza la minima apprensione. Il Napoli sceglie ancora la maglia gialla portafortuna e la squadra di Benitez viaggia sempre più a ritmi da record per la storia azzurra.

In campionato la squadra di Rafa si dimostra spietata come nelle coppe: il Napoli torna al successo in trasferta dopo le due parentesi negative contro Bologna e Atalanta, allunga sulla Fiorentina e mette pressione alla Roma. Già, perchè il primo obiettivo stagionale della squadra azzurra resta la qualificazione in Champions League, possibilmente diretta, cioè il secondo posto.
Tante risposte positive dalla sfida del Mapei Stadium. Il Napoli mantiene il suo equilibrio nonostante le tre assenze per squalifica, quelle a centrocampo di Inler e Jorginho e l’altra in attacco di Callejon. Anzi, proprio i tre sostituti sono decisivi per il successo azzurro: Behrami, al ritorno da titolare dopo due mesi per l’infortunio al piede, assicura grande filtro davanti alla difesa, Dzemaili è l’apriscatole della sfida con la rete dell’1-0, Insigne è il migliore in assoluto e segna un gol-gioiello, quello della sicurezza definitiva. Un bel segnale anche da Hamsik, in netta ripresa, sia pure ancora impreciso nelle prime tre vere conclusioni verso la porta di Pegolo. Convincente la prova di Fernandez che acquista sempre maggiore sicurezza da difensore centrale, legge da veterano tutte le situazioni ed è utile nell’impostazione della manovra palla a terra. Prezioso l’apporto di Ghoulam, acquisto indovinato di gennaio: il buco a sinistra finalmente si è colmato. Il terzino franco algerino dà consistenza in fase difensiva grazie anche alla sua fisicità e contribuisce alla spinta sulla fascia, suo il traversone basso sul primo gol di Dzemaili. Sicuro Rafael in porta, sostituto all’ultimo momento dell’infortunato Reina.

Settima vittoria in trasferta per il Napoli, ripresa la marcia interrotta a Verona. Vittoria nettissima, mai in discussione: un gol per tempo, gestione della partita sempre tranquilla, serena. Vittoria che poteva essere più larga, Pegolo si è superato su Higuain nel primo tempo e in altre circostanze, Dzemaili ha colpito una clamorosa traversa, Insigne e Mertens nel finale hanno sfiorato la terza rete. Squadra corta, attenta, concentrata, umile: nessuna sbavatura stavolta in fase difensiva, nessuna disattenzione in generale della squadra e partecipazione da parte di tutti nella fase di non posesso. Con questi tipo di atteggiamento il Napoli riesce a creare diverse palle gol e soffre poco con Rafael, costretto a una sola vera parata difficile nel finale su Sansone. Una squadra equilibrata e dalla mentalità vincente che ha approcciato la sfida nella maniera giusta e con grande concentrazione, senza lasciarsi condizionare dalla classifica e dal valore tecnico nettamente inferiore dell’avversario, unica eccezione Berardi. Evidentemente è servita la lezione dell’andata con i neroverdi, allora allenati da Di Francesco, che riuscirono a strappare un clamoroso pareggio al San Paolo, il primo passo falso degli azzurri dopo quattro vittorie consecutive.
Il Napoli ha avuto la pazienza di attaccare contro una difesa chiusa e di non innervosirsi con il passare dei minuti. Dopo la prima mezz’ora il cambio di passo, il vantaggio di Dzemaili e poi la gestione perfetta del match. Così è arrivato il raddoppio di Insigne e sono state sfiorate altre reti. Il segnale di maturità chiesto da Rafa è arrivato. Il Napoli c’è, la Roma è avvertita.

Fonte: Il Mattino

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