Dovremmo ricordarci di non essere una neo promossa. Il Napoli crolla senza scusanti

Il Napoli che non ti aspetti. Questo è quello che si presenta ai nastri di partenza della 22esima giornata di campionato. La mini rivoluzione non proviene però dalla chiusura del mercato di gennaio ma dalle scelte coraggiose del mister madrileno. Fuori Hamsik, Higuain e Jorginho dopo la bella prova in settimana contro la Lazio. Mertens preferito ancora una volta ad Insigne, Reina ritorna titolare anche in campionato. Due dei nuovi acquisti rimangono in panchina, di fianco all’italo-brasiliano si siede anche l’esterno franco-algerino Ghoulam. Henrique è invece tornato in Brasile per risolvere alcuni problemi burocratici.

Zapata, Pandev e Dzemaili ritornano quindi titolari, per far rifiatare i compagni e per dare un segnale al campionato ed alla tifoseria partenopea. Il Napoli ha bisogno di tutti in questo periodo colmo di impegni. In settimana la prima delle due semifinali di Tim Cup contro la Roma all’Olimpico. Quella Roma che potrà riposarsi, causa il rinvio della sfida contro il Parma dopo appena dieci minuti.

Primo tempo sonnacchioso, non pervenuti gli attaccanti, gioco che latita a centrocampo con un batti e ribatti estenuante e senza emozioni. Il Napoli sembra al solito preso dai problemi mostrati in campionato nelle ultime uscite. Zero i tiri a porta delle due compagini, unico squillo un tiro-cross di Mertens ed una bella azione di Callejon sul quale Zapata arriva in ritardo.

I presagi del primo tempo si concretizzano nel secondo. Pronti via, Atalanta in vantaggio. Certi errori difficilmente si vedono quando in campo c’è la terza in classifica. Dzemaili perde una palla innocua a centrocampo, Denis tira non appena intravede la porta. La tavola alla sagra dell’orrore l’apparecchia Reina. Sì, proprio lui, al primo errore con la maglia del Napoli. Il pallone gli rimbalza sotto e finisce in rete. Lezione numero uno: come far andare in vantaggio una squadra mediocre. I bergamaschi non hanno fatto nulla, ma si trovano sull’1-0.

La tavola non è ancora imbandita però. La seconda portata la serve Inler. Una prestazione decente sino al minuto 65. Napoli proteso in attacco, ma ancora una volta una palla al limite dell’area che sembra innocua viene trasformata in un palla gol per Denis che non crede di poterla spingere per la seconda volta alle spalle di Reina. Il dolce lo serve Fernandez poco dopo. Moralez può mettere da due passi ancora in gol dopo uno scivolone dell’argentino.

Partita surreale. Stiamo perdendo 3-0 a Bergamo ma non siamo una neo promossa, dovremmo ricordarcelo. L’ingresso di Ghoulam passa in secondo piano, nessuno se ne accorge. Il resto della partita è un “vorrei ma non posso”. Il Napoli prova ad alzare la testa ma quando non è giornata rischi solo di fare brutte figure.

Mai così male il Napoli di Benitez, mai così giù, come prestazione e carattere. Napoli che non perdeva dallo Juventus Stadium in trasferta. Ma era lo stesso Napoli di oggi?? Sembra che la strada maestra sia stata smarrita.

(Antonio Picarelli)

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