Le pagelle di Napoli-Lazio: gara di duro sacrificio sbloccata dal tacco del Pipita

Reina: Un paio di uscite, controllo dell’area e gestione della palla. Tre cose semplici e fatte bene, per il resto inoperoso. Bentornato Pepe! Voto 6

Maggio: Non ha disputato una partita troppo brillante, ma non ci sono state sbavature in difesa mentre in attacco la stanchezza per tanti match senza riposo si è fatta sentire. Voto 5,5

Fernandez: Tranquillo, a Perea non fa praticamente toccare palla, ma gli avanti della Lazio non erano irresistibili. Qualche errore in un paio di lanci, ma niente di grave. Voto 6,5

Albiol: Non aveva un avversario diretto di cui occuparsi, ma ha fatto pulizia tempestivamente nelle rare avanzate laziali, sembra tornato al meglio. Voto 6,5

Réveillère: Soffre più del solito in fase di appoggio perché Cavanda non gli concede mai di rientrare sul destro per il cross, in fase difensiva però è puntuale ed è importante. Voto 6

Jorginho: Dopo tanti anni “Habemus regista!”. Due imprecisioni in avvio e una al minuto 88. In mezzo tante giocate utili, diverse verticalizzazioni davvero buone e tanta corsa, facendosi sentire anche in contrasto. Bravo! Voto 7

Inler: Per buona parte della gara non sembra lui, perché sgravato dal pensiero di impostare l’azione sembra togliersi dalle spalle un peso enorme e gioca al servizio della squadra con profitto. Alla distanza cala un po’, anche lui avrebbe bisogno di rifiatare. Voto 6

Callejon: A volte uno si domanda “Possibile che Rafa non lo tolga mai?” e puntualmente 5 minuti dopo genera l’azione del gol. Solita corsa, solita grinta, Jose timbra sempre il cartellino. Voto 6,5

Hamsik: Parte meglio di sabato, ma la Lazio non gli concede quasi mai gli spazi per correre e fare le sue solite giocate. Forse è quello cui manca di più Zuniga sull’out sinistro per mettere in moto le loro classiche triangolazioni. E’ comunque in crescita. Voto 6

Insigne: Ingenerosi i fischi e sbagliata la sua reazione. Ma non è giusto che da napoletano abbia un trattamento diverso dagli altri giocatori ed essere per questo più criticato. Lorenzo ha fatto la sua partita contro un avversario molto chiuso non riuscendo a rendersi pericoloso, ma è sempre corso a chiudere in difesa ed aiutare i compagni e il lavoro degli esterni in questo modulo è ugualmente importante nelle due fasi. Voto 6

Higuain: Solo contro i tre centrali colossi della Lazio si è sbattuto a lungo, aveva forse anche conquistato un rigore, si è liberato un paio di volte senza riuscire a concludere, poi quando il Napoli ha schiacciato l’avversario in area ha cominciato a trovare gli spazi fino al tacco vincente sul tiro-assist di Callejon. Voto 7

Pandev: Se c’è la Lazio di fronte Goran ci prova sempre a farle male, e per egoismo manca di servire un compagno smarcato su un contropiede nel finale. Quando entra costringe la difesa biancoceleste ad arretrare. Utile. Voto 6

Mertens: Non spacca la partita come altre volte, ma certamente mette apprensione agli avversari, con Cavanda alle corde non più in grado di opporsi, ma il suo ingresso è comunque importante. Voto 6

Dzemaili: Pochi minuti. S.V.

Benitez: Ancora un avversario che si chiude a doppia mandata e rinuncia a giocare, ma stavolta il fosforo di Jorginho aiuta. La squadra ha più grinta e birra, ma per 45′ non riesce a trovare l’ultimo passaggio forse per eccesso di foga. I cambi sono azzeccati e la squadra fa un ulteriore cambio di passo nel finale fino a trovare la meritata vittoria. Voto 7

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