Il viaggio reso vano, ma Dalla apprezzerà da lassù

Che dolce la sensazione che si ha quando con un gesto ci si è arricchiti il cuore, e la consapevolezza di averlo fatto per riconoscenza riempie ancor di più di una vittoria. Domenica scorsa due tifosi azzurri, Giovanni e Pasquale, avevano sentito il bisogno di rendere omaggio alla tomba di Lucio Dalla presso il cimitero della Certosa, probabilmente per le belle parole che Dalla ha sempre riservato per Napoli e i napoletani, sicuramente per decodificare un desiderio tenuto dentro da tanto tempo, certamente da quando Lucio non è più.

Dopo aver lasciato il segno del proprio passaggio andare allo stadio avrà avuto un significato diverso per questi due ragazzi, il cammino sarà stato più leggero, quasi impercettibile, i loro animi si erano nutriti di un gesto che non è da tutti, avevano cioè abbracciato per pochi minuti il senso del rispetto che oggi, ahinoi, si è perso del tutto. La vicenda dei cori durante la messa in onda della canzone “Caruso” e tutto ciò che ne è scaturito è oramai risaputo, ma lasciateci ribadire che ha pur sempre un sapore acre, che dà fastidio all’olfatto perché puzza maledettamente di vecchio, che offende le orecchie perché gira e rigira ed il disco non cambia mai, ripropone sempre lo stesso, triste refrain.

Resta un gesto spontaneo di due ragazzi, qualcuno dirà che stiamo enfatizzando l’avvenimento, altrimenti lasciato anonimo in qualche bacheca di Facebook, con qualche immagine di repertorio e pochi commenti degli amici, ma forse per altri avrà il significato che merita, cioè che nessuna offesa gratuita, di qualsiasi gravità possa essere la moneta del disprezzo con cui si viene ripagati, può offuscare la nobiltà d’animo che è e resterà impagabile, nonostante non venga apprezzata da tutti e nonostante un gesto come quello di rendere omaggio alla memoria di un artista, che si sente il bisogno di salutare nella città natale dove le sue spoglie riposano non è la testimonianza di un partito preso, un modo come un altro per dimostrarsi e sentirsi migliori degli altri, non deve e non vuole essere l’esempio pratico che il marcio è altrove e non nella città che Dalla amava tanto, ma ha solo il significato più semplice che un racconto del genere può lasciare nella memoria di chi legge; il ricordo non muore mai, e il rispetto vive nonostante tutti tentino di metterlo in discussione.

Ciao Lucio, grazie di esserci anche ora che non sei più.

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » Il viaggio reso vano, ma Dalla apprezzerà da lassù

Impostazioni privacy