La magia del “siete”. Da Lavezzi a Callejon, passando per Cavani, quel numero che da anni incanta il San Paolo

Il 7.
Un numero come tanti penserete… a Napoli no, non più.
Nel capoluogo campano, probabilmente, le persone, staranno iniziando a chiedersi quale stregoneria, quale magia, contenga quella maglia, la numero 7.
Si, perchè quella maglia, ha portato, e porta tutt’oggi, fortuna, se così possiamo chiamarla.

In Serie A il primo ad indossarla fu Ezequiel Lavezzi, all’epoca argentino sconosciuto, pagato 6 milioni di euro, di cui si parlava bene, ma che non sembrava, fisicamente parlando, il talento al quale gli esperti di calcio sudamericano si riferivano: non altissimo e in sovrappeso, con capelli lunghi e pizzetto, che davano quasi un aspetto stupido al “Pocho”.
Lavezzi, scelse per lui la maglia numero 7, nonostante prima, al San Lorenzo, avesse indossato la 22, poi ritrovata a Napoli con l’arrivo di Cavani.
Per il “Pocho”, fu da subito un successo, un giocatore destinato a diventare l’idolo napoletano, scugnizzo un po’ timido, con un calcio imprevedibile, che sapeva far infiammare il San Paolo con le sue sgroppate.
Lavezzi, con quel numero 7, segnò 28 gol in 3 stagioni, fornendo tantissimi assist ai suoi compagni, diventando uno dei giocatori più decisivi del campionato italiano, escluso dall’Argentina del mondiale sudafricano, guidata da Maradona, davvero per un soffio.

Nel 2010, però, sbarca a Napoli, partito da Palermo, Edinson Cavani.
Un buonissimo giocatore, reduce da un ottimo mondiale con l’Uruguay, pagato 17 milioni, che però, a Palermo, non era riuscito a farsi amare.
Lavezzi, gli cedette il numero 7 ed “El Matador”, diventò un vero fuoriclasse. Risultato? 104 gol in 138 presenze. Triplette a non finire, quella alla Juve, indimenticabile per i tifosi, ma anche gol spettacolari, Lecce, Utrecht, Parma, e tantissimi altri. Il capocannoniere della Serie A 2012/2013, però, decide di andare via, proprio come aveva fatto l’amico Ezequiel, al PSG: 64 milioni di euro, clausola pagata e Cavani va a Parigi.

Il 7 odierno del Napoli è Josè Callejon, che ha raccolto, quella maglia così pesante, ma così fortunata, proprio dal Matador. Tanti, avevano accolto bene l’acquisto dell’ex Real Madrid, ma nessuno si sarebbe aspettato questi numeri impressionanti: 26 presenze e 12 gol fino ad oggi. Niente male per un giocatore che diceva di voler arrivare in doppia cifra, che a Madrid veniva fatto giocare poco e che fu definito, infatti, uno scarto, da tanti.

Il 7, quindi, diventa sempre più importante nella storia attuale del club azzurro. Un 7, che ha in comune la lingua, lo spagnolo, degli ultimi 3 detentori della maglia, ed allora diciamolo che Napoli ha ancora voglia di gustarsi questo numero così particolare, il sette, o meglio…”El siete”.

Riccardo Nicotra

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