Peggior partita 2013 – Al secondo posto c’è…

Tante prestazioni da urlo, tante vittorie al cardiopalma ma anche partite da dimenticare. Il 2013 del Napoli è stato un vero e proprio ottovolante di emozioni, fatto di grandi vittorie ed imprese memorabili, ma anche di sconfitte ed eliminazioni che ancora bruciano nel cuore dei tifosi. Scopriamo insieme quale partita è stata scelta da SpazioNapoli.it per occupare il secondo posto di questa “spiacevole” classifica.

Giovedì 21 Febbraio, Stadion Mesta Plzne. Il Napoli arriva in Repubblica Ceca per tentare l’impresa della vita: rimontare i 3 gol subiti al San Paolo sette giorni prima dai cechi del Viktoria Plzen ed entrare finalmente negli ottavi di Europa League. La rimonta sembra quasi impossibile ma gli uomini di Mazzarri sono motivati più che mai. Il tecnico toscano per questo delicato match sceglie un 4-3-3 con De Sanctis tra i pali, Maggio e Zuniga sulle fasce, Gamberini e Rolando coppia centrale di difesa. In mezzo al campo Behrami copre le spalle al duo Donadel – Dzemaili, mentre davanti Inisgne e Pandev agiscono ai lati di Calaiò, unica punta centrale. Inizialmente in panchina Inler e Cavani mentre Hamsik resta a casa per un attacco influenzale. Il match inizia sotto una fitta nevicata che fa crollare il termometro sotto lo zero. Il Napoli ci prova sin dall’inizio, prima con Insigne e poi con Calaiò ma Kozacik, seppur palesando grandi limiti tecnici, in qualche modo salva la porta ceca. E’ un fuoco di paglia. Il ritmo si abbassa e fa il gioco dei cechi, ordinati e vogliosi di scrivere la storia. Maggio e Zuniga non riescono a sfondare, il centrocampo azzurro non riesce a prendere in mano le redini del gioco ma rincorre senza sosta gli avversari e nemmeno un Insigne voglioso riesce a dare la sveglia ai partenopei. L’ultimo spavento della prima frazione lo offre Bakos con un colpo di testa che esce fuori di poco. Il tempo passa e il Napoli inizia ad innervosirsi. A farne le spese sono Behrami e Donadel, ammoniti nel giro di pochi minuti prima della chiusura della primo tempo. Il Viktoria è a 45 minuti dall’impresa. Nella ripresa Mazzarri cambia ancora: dentro Inler e Cavani per Behrami e Donadel, il Napoli passa ad un offensivo 4-2-4. Organizzazione di gioco ultra-offensiva ma che non riesce a tenere botta alla furia dei cechi che creano tanto (occasioni clamorose sprecate da Bakos e Darida) e alla fine passano in vantaggio. Kovalik in area colpisce di sinistro e fa secco De Sanctis, i cechi ora conducono 1-0. Il Napoli stacca definitivamente la spina, prova a spingere ma ormai la testa è già negli spogliatoi. Ovunque si accendono focolai di nervosismo e all’ennesima disattenzione difensiva, Tecl trova il destro a giro che porta il risultato sul 2-0. Risultato complessivo: 5-0. Una pugnalata al cuore nel freddo di Plzen, le speranze d’imporsi in Europa crollano clamorosamente in Repubblica Ceca tra la rabbia dei giocatori e l’incredulità dei tifosi.

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