Saccomanni su Maradona, l’ennesimo capitolo della vicenda fiscale

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Il ministro dell’economia, Fabrizio Saccomanni, a due mesi di distanza, si dice offeso dalle esternazioni di Maradona nel chiacchierato salotto di Fabio Fazio, deplorando in modo particolare il gesto dell’ombrello indirizzato ad Equitalia. In quella occasione, il Dio del calcio si espresse sul contenzioso fiscale da 39 milioni di euro e si difese, peccando di ingenuità: “Non sono un evasore, i contratti non li firmavo io e non ho mai rubato una lira. Io ho solo giocato a calcio per far felice la gente”.
Le polemiche su quel gesto, infondo ironico, erano ormai acqua passata, ma le parole del ministro riaccendono i riflettori su una vicenda controversa, che si sviluppa lungo gli ultimi venti anni.
Poche settimane fa, lo stesso Diego, esibendo la sentenza verosimilmente di assoluzione sulla televisione pubblica, fece presagire la fine di questa ridicola querelle. Evidentemente la disputa non si è esaurita, ma è, bensì, destinata a strumentalizzazioni di ogni sorta: l’ultima di Saccomanni.
A tale affondo replica il legale del Pibe de oro, Angelo Pisani: “Il ministro non sa di cosa parla. Le istituzioni danno prova di non conoscere i fatti, fingendo di non sapere che la violazione addebitata a Maradona non è mai esistita, come non esiste la prova della notifica, né l’esistenza dell’accertamento fiscale, né tantomeno della cartella”. L’avvocato, al fine di tutelare il nome e l’immagine del campione, minaccia querele.
To be continued…

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