Rafael Cabral, la contraddizione di tanto talento e nessuna presenza

rafael_napoliIl secondo portiere del Napoli, Rafael Cabral, non ha ancora timbrato il cartellino delle presenze nel campionato di Serie A.

La sua prima esperienza italiana si presenta come un foglio bianco, in attesa di essere riempito dall’inchiostro della penna di uno scrittore, che ancora cerca l’ispirazione.

Ispirazione al momento bloccata per via dell’ottimo avvio di stagione del primo portiere azzurro, Pepe Reina, già idolo dei tifosi partenopei non solo per le artistiche prodezze tra i pali, di cui fa da copertina il rigore parato a Mario Balotelli, ma anche per le gioiose esultanze sotto la curva quando il Napoli gonfia la rete.

Ma arriverà anche per il brasiliano il momento di far notare il proprio talento, dimostrato finora soltanto nella terra dove è nato e cresciuto, in cui ha ottenuto i primi successi, nonostante la giovane età di 23 anni.

In Brasile, infatti, ha raggiunto traguardi importanti, militando nelle giovanili del Santos, esordendo in prima squadra nel Campionato Paulista quattro stagioni fa, diventando definitivamente titolare in quella successiva fino alla scorsa, disputando 94 presenze, subendo 116 reti, conquistando tre scudetti consecutivi, la Coppa del Brasile, la Coppa Libertadores e la Recopa Sudamericana.

Un curriculum di tutto rispetto, che gli ha consentito di diventare il vice di Julio Cesar nella Seleçao e di emigrare in Europa, patria dei club più titolati e forti al mondo.

E’ il Napoli di Benitez, che se lo aggiudica all’asta per 5 milioni durante la scorsa sessione estiva di mercato, insieme a molti altri giocatori di alto livello, che rendono la concorrenza più ardua in tutti i ruoli.

Per verificare i risultati della squadra dal punto di vista tecnico-tattico e psico-fisico, l’allenatore spagnolo testa tutti i componenti della rosa nelle partite estive prima dell’inizio della nuova stagione.

Dunque, il portiere brasiliano risulta essere uno dei meno impiegati, ma sicuramente non per la mancanza delle qualità. Quando è stato impiegato, infatti, ha ricevuto gli elogi  dai compagni, dall’allenatore, dalla società e anche dagli opinionisti. Si pensi alla partita vinta per 3-1 contro il Galatasaray, in cui fu autore di grandi parate, soprattutto su Sneijder e Drogba. Invece, nella sconfitta per 3-1 contro il Porto non è stato brillantissimo, ma sicuramente non poteva fare molto sulle tre segnature dei portoghesi.

Tuttavia, all’alba della nuova stagione, il reparto dei portieri del Napoli si conferma essere di alto livello, anche se le qualità dell’ex Santos sembrano eclissate da quelle dell’ex Liverpool, accompagnato da una grande esperienza in Champions League e nei vari campionati europei. Ma il brasiliano non si perde d’animo e continua a lavorare duramente per guadagnarsi la fiducia del mister e la prima presenza ufficiale con la maglia azzurra in questa stagione.

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