Pronti due colpi da scudetto: la lista degli obiettivi azzurri per gennaio

riccardo_bigonSkrtel, ancora Skrtel ed irrimediabilmente Martin Skrtel: la prima scelta dell’estate scorsa, il corazziere da inserire nell’armata difensiva, il pupillo d’un passato che può tornare e mostrare i muscoli pure in maglia azzurra. Perché il mondo mica è solo Reds. Martin Skrtel, ovviamente: perché tutte le strade finiscono per condurre a Liverpool, e magari ora che Rami ha pure smesso d’essere un’ombra ce n’è pure qualche altra; ma sono sentieri accidentati da una serie di considerazioni che il Napoli ha fatto, fa e continuerà a porsi, prima di riaprire il capitolo. Intanto, l’età: ventinove anni non sono tanti, ma neanche pochi per una società che ha una propria filosofia; e poi l’ingaggio, da sceicco. E allora, se Skrtel resta una forte suggestione, quel fenomeno di Balanta è una missione assai speciale: al Napoli piace – e tanto – e le relazioni di osservatori, di Bigon, sono bastate per mettere il punto. Lui sì che sa di investimento mirato, rappresenterebbe un caposaldo per guardare avanti per un decennio almeno: ma la bottega del River è carissima, reclama quindici milioni di euro. E servirà pazienza, nel caso, per evitare l’asta, per giocare d’anticipo, per sfuggire a qualsiasi rilancio, per non farsi ingolosire. Però Balanta ha guadagnato posizioni ed ora ha affiancato Skrtel: ma il mercato ha percorsi stranissimi, che finiscono per disorientare. Sul taccuino – con altre prospettive – resta Almici dell’Atalanta ma in prestito al Cesena: è mancino, è di prospettiva, ma un infortunio l’ha frenato e andrà rivisto ancora.

CENTROCAMPO – E’ una vita da mediano, sempre. Perché ormai là in mezzo la tipologia è ampia e dunque nella categoria rientrano varie specie. E vabbè: l’interprete sublime di ciò che al Napoli servirebbe è Javier Mascherano, ma non si può fare, a meno che al Barça non decidano di liberarsi di quel fuoriclasse che si sente spesso, quasi ogni giorno con Benitez. Però se non è fantascienza… Dunque, ricapitolando: Gonalons era quasi vestito d’azzurro, quando sorsero difficoltà, nel giugno scorso. Si stava con i contratti sul tavolo, ma non si trovò mai il modo per firmarli. Ora il Lione se la passa male, è uscito dalla Champions, ne ha appena presi cinque dal Montpellier, non brilla in campionato né in Europa e le parti si potrebbero ritrovare. Potrebbero. Altrimenti, tra i calciatori che possono avere una chance c’è Lucas Leiva, un altro assai vicino al Napoli due anni fa, quando Bigon riuscì ad arrivare all’appuntamento con i manager, prima di dover indietreggiare: tutta colpa di un incidente. Leiva è da bosco, un po’ meno da riviera: però, nel caso in cui si debba necessariamente prendere un quarto di centrocampo, laddove ce ne sono tre. Il block-notes contiene altri nomi ancora: uno è quello di Laribi del Sassuolo. Però non siamo alla trattativa. E’ una mozione di simpatia e qualche osservatore s’è tenuto libero per dare un’occhiata alla squadra di Di Francesco. Perché al mercato ogni spiffero sa di notizia, ma non certo di affare in vista….

ATTACCO – Mica semplice avventurarsi nell’area di rigore: che fai, attacchi in massa per sfondare? O cerchi la manovra di aggiramento? O provi in contropiede? Traducendo: c’è Higuain, c’è Pandev, c’è Duvan Zapata, c’è pure Callejon che sa fare il centravanti e, nell’emergenza, magari da prima punta ci può giocare anche Insigne… E poi c’è Vargas, che non si può domenticare, perché quei dodici milioni di euro hanno un peso e meritano rispetto. E comunque non c’è fretta, né attenzione esagerata: la terza scelta, diciamo così, sarebbe l’attaccante, che non toglie il sonno a nessuno, perché Higuain è un top player e Pandev ha dimostrato di esserlo e Zapata è un giovane sul quale bisogna credere, sino a prova contraria. Poi, un messaggero in Brasile: al Gremio vorrebbero tenerlo, pure i tifosi; il Napoli è tentato da una soluzione: riportarlo a casa e concederlo a Benitez, che con i giovani ha dimostrato di usare atteggiamento diverso dal passato, che non ha preclusioni, che utilizza qualsiasi spezzone di partita per dare un senso alle domeniche di questi ragazzi da valorizzare. L’attaccante dunque non è una priorità, assolutamente, e però dal Brasile le voci si diffondono: il procuratore di Leandro Damiao ha parlato di riavvicinamento, ma difficile pensare che ora il Napoli vada ad investire altri venti milioni euro per un centravanti. Avendo Higuain. Però può magari succedere che il Napoli scelga di riflettere su Iturbe del Verona, che già due anni fa era stato avvicinato: ora costa una cifra niente male, quindici milioni, e si può pensare ad una joint-venture con la società veneta; altrimenti, poi, dovesse tornare al Porto, ce ne vorrebbero molti di più… Però prima c’è altro a cui pensare.

Fonte: Il Corriere dello Sport

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