E’ già il Napoli che vuole Benitez, ecco perché

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Senza fretta e senza pause, come voleva Benitez. Tre reti: una di Callejòn e la doppietta di super Hamsik, sempre più leader del Napoli e in campo con la fascia di capitano. Prima vittoria, primi applausi, primo esame superato a pieni voti dal nuovo Napoli di Rafa. Gli azzurri rispondono alla Juve con tre gol e danno il primo segnale al campionato nella lotta per lo scudetto. Prestazione di spessore e personalità quella contro il Bologna di Pioli al San Paolo. Tante azioni d’attacco pericolose, gioco a tratti spettacolare e comunque sempre palla a terra, pericoli vicini allo zero per il portiere spagnolo Reina. I conti tornano nella prima partita che conta e l’assimilazione del nuovo modulo, il 4-2-3-1 di Benitez, appare già a buon punto nel primo Napoli della stagione ufficiale che è per dieci undicesimi straniero con Maggio unico italiano nell’undici base.

Primo tempo molto determinato degli azzurri, iniziato già alla grande con il palo colpito da Callejon (5′ pt) con una spettacolare girata al volo. Lo spagnolo schierato a sinistra del tridente d’attacco piazza il tap-in vincente (31′ pt), dopo respinta di Curci su girata di Hamsik, servito alla perfezione da Pandev. Poi lo slovacco al primo minuto di recupero si regala un gran numero nella serata in cui
sale al decimo posto tra i recordman di presenze azzurre: lo slovacco capitano va via in slalom tra difensori del Bologna in un fazzoletto di campo, supera anche il portiere Curci e segna a porta vuota da posizione defilata.

C’è già tanto Benitez nel Napoli dell’esordio contro il Bologna. Si comincia a vedere il possesso palla prolungato alla spagnola, con la squadra che sale e scende sul campo con una fitta rete di passaggi che chiamano in causa da Reina ad Higuain, prima di provare l’accelerazione negli ultimi venti metri. E si vede il pressing alto per rubare subito palla e colpire in velocità. E soprattutto si vede la squadra che gioca con il baricentro più alto, lo spagnolo Albiol tiene alta la linea a quattro difensiva e il portiere Reina è prontissimo a partire per chiudere già ai limiti dell’area, oltre a mostrare grande abilità nel gioco con i piedi.

Napoli che si produce bene nella doppia fase, proprio come vuole l’allenatore spagnolo. Nel primo tempo confeziona due gol, un palo clamoroso e un gol annullato ad Higuain per fuorigioco, oltre ad almeno un paio di giocate offensive molto efficaci degli efficacissimi Pandev, Hamsik e Callejòn, non concretizzate solo per un soffio. E il Bologna non arriva neanche una volta con pericolosità dalle parti di Reina: la fase di non possesso funziona benissimo grazie all’apporto di tutti e in maniera particolare del solito super Behrami a centrocampo che annulla completamente Diamanti.

Ma il livello di attenzione è alto da parte di tutti a cominciare da Higuain che disturba i difensori del Bologna in fase di costruzione, per finire con Britos che negli uno contro uno non lascia neanche un centimetro di spazio a Bianchi, unica punta di Pioli che si sistema con lo stesso modulo di Benitez, a specchio. Il Napoli gioca da squadra e riesce a mantenersi corto. A turno salgono sulle fasce Maggio e Zuniga i due laterali della difesa a quattro già in buona condizione atletica. L’arma più pericolosa è rappresentata dalla velocità nelle giocate palla a terra degli attaccanti, funziona l’intesa con Higuain che partecipa alla manovra dando un grande contributo anche nelle sponde, pur se gli manca ancora lo sprint per andare via ai difensori negli uno contro uno.

FONTE: Il Mattino

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