L’abbraccio dei tifosi. Caloroso come in Spagna, teatro delle sue prime vittorie. Entusiasta lo è Rafa Benitez. Gli occhi dicono tutto. Raccontano di una serata emozionante, a tinte azzurre, vissuta al teatro di Folgarida tra i tifosi con Lorenzo Insigne, l’idolo dei napoletani. Il tecnico lascia scorrere parole intrise di passione.
Nuovi eroi Ore 21.30. Un’ovazione accoglie l’allenatore spagnolo e l’attaccante. Domande a raffica da parte dei tifosi. Feeeling immediato, allegria contagiosa: “Sono contento, ho riscontrato subito l’affetto della gente. Come a Liverpool” esordisce il tecnico. E giù applausi. Tempesta di nomi di mercato: “Higuain e Damiao? E’ sempre meglio avere i giocatori nuovi subito, la società sta lavorando. Stiamo cercando un attaccante, manca qualcosa là davanti. Quasi sicuramente ne arriveranno due. Uno sarà di riferimento. De Laurentiis farà qualcosa d’importante”. Scudetto, la parte per il tutto. Ma Benitez non si scompone. Un bimbo gli regala una caramella, un altro gli chiede di regalargli il tricolore in memoria del nonno morto: “Tutti ce lo chiedono, si vince alla fine, le ultime 10 gare sono decisive. Sono il primo che vuole vincere non solo lo scudetto, ma tutto. Possiamo andare lontano. E’ difficile cambiare qualcosa che è andato bene, ma noi vogliamo andare un po’ più avanti. Col 4-2-3-1 possiamo far bene. Alla guida del Liverpool contro il Milan nel 2005 eravamo a 4 dietro nel primo tempo, poi abbiamo rimontato con 3 difensori. Napoli è stata una scelta, avevo pure altre opportunità”.
Ruoli Poi i tifosi interrogano Rafa sulle tematiche tecniche: “Il ruolo di Behrami deve essere centrale. Insigne potrebbe giocare in altri grandi club d’Europa, per me il miglior ruolo per lui è dietro la punta: voglio da lui e da Hamsik 15 gol. Marek farà bene. Maggio? Può giocare a destra in due posizioni. Cavani? Magari sarà Insigne a fare 30 gol… Pandev? E’ molto meglio ora di quando era all’Inter. Lo vedo dietro la punta”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport