Il Matador vuole solo il Real, ma l’offerta dei Blancos è inadeguata, il Napoli aspetta

cavani pallone a casa

Decido io dove andare“. Deciderà lui, dunque, forte del rilancio del Real Madrid, se fare cambio con Dzeko oppure prendere la strada di Londra, casa Chelsea. O magari restarsene a Napoli. Ancora una volta il Matador Cavani ha spiegato a coloro che curano i suoi interessi legali che i soldi gli interessano sì, ma fino a un certo punto. Altrimenti se ne sarebbe già andato al Manchester City, disposto a coprirlo d’oro. La sua priorità resta una sola: diventare uno dei galacticos del Real Madrid. E’ qui che vuole giocare la prossima stagione. Lo sanno Anellucci e Triulzi, i suoi agenti e lo ha capito anche Aurelio De Laurentiis. Che per questo ha scatenato l’asta. Un modo per dire al Real di uscire allo scoperto, di giocare pulito e di smetterla di tramare senza parlare mai con la società azzurra.

Perché il Napoli non deve vendere il Matador con la pistola puntata alla testa: dunque o il prezzo è quello giusto o resterà azzurro almeno per un’altra stagione. L’affare Cavani non è proprio così semplice da districarsi. Le cose note sono due: la clausola da 63 milioni e il fatto che il Napoli abbia una sorta di accordo tra gentiluomini perché possa applicarsi entro e non oltre il 10 agosto. Un modo perché poi il Napoli possa riuscire a sostituirlo adeguatamente. Solo che adesso De Laurentiis si trova davanti a una rivoluzione: Benitez gioca un calcio diverso da quello di Mazzarri, il che impone almeno l’inserimento di almeno 4 titolari diversi rispetto alla formazione della passata stagione. Ovvio che un conto è fare un mercato con 50 milioni, un altro con 110 milioni. E gli acquisti il presidente ha fretta di farli. Vuole metterli a segno subito, già a giugno. Per due motivi. Uno tecnico: il 12 luglio a Dimaro, Benitez deve avere a disposizione gran parte dei titolari. Il secondo economico: c’è la campagna abbonamenti da lanciare.

Dunque, basta con le incertezze. E Cavani, lui per primo, è pregato di prendere una decisione. Senza tentennamenti. Gli agenti si stanno muovendo a 360 gradi: hanno un accordo blindato con il Chelsea, ma i manager stanno cercando un rilancio da parte del City ma soprattutto del Real Madrid. Perché Edi è una testa dura, uno che se decide una cosa vuole arrivare fino in fondo. Il Real in questo momento è concentrato su Carlo Ancelotti ed è convinto, in tempi brevi, forte della volontà di Cavani, di riuscire a superare le resistenze del Napoli. Ma quella del Real è difatti l’offerta meno conveniente di tutte: non supera i 30 milioni in contanti, getta nella mischia Higuain e Fabio Coantrao e promette due amichevoli negli Stati Uniti. Il City di Mansour inserisce invece Dzeko, che come contropartita è davvero assai gradita a De Laurentiis e Benitez. Il Chelsea infine batte tutti: 55 milioni di euro. Tutti in contanti. Otto milioni in meno della clausola.

E qui entra in scena il dubbio di De Laurentiis: la corsa all’uruguaiano è una specie di asta e le aste sono sempre pericolose. Dunque, il patron non vuole correre il rischio che il Chelsea raggiunga i 63 milioni di euro magari tra un mese e mezzo, costringendo il Napoli a fare le corse per rimpiazzare il Matador. Un dilemma non di poco conto. A cui De Laurentiis alla fine potrebbe piegarsi. Da qui, preso atto di questa volontà, la disperata, controffensiva del Real Madrid. Per conquistare Cavani, le merengues devono investire quasi tutto il tesoretto a disposizione e arrivare a offrire al Napoli almeno 55/58 milioni di euro. Pareggiare almeno, cioè, l’offerta del Chelsea. Ma sia ben chiaro, nonostante la discesa in campo fin dal primo istante di Mourinho, l’ostacolo più alto da superare è rappresentato dalla volontà del sudamericano che in cima alla sua lista ha messo il Real Madrid.

FONTE: Il Mattino

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