Insigne strega l’Italia. Zeman: “E’ cresciuto tanto, ma può ancora migliorare”. Mondonico: “Dura tenerlo in panchina per Benitez”

insigne

Il primo a complimentarsi è stato Balotelli. Il Super Mario rossonero ha postato su Twitter l’elogio del napoletano, subito dopo la vittoriosa sfida con l’Inghilterra. Lorenzo Insigne con la punizione alla Del Piero che ha steso gli inglesi all’Europeo Under 21, si è
guadagnato una bella fetta di popolarità. «Insigne è bravo, a me ha regalato soddisfazioni enormi, può diventare per il Napoli quello che è stato Signori per il Foggia. È cresciuto, ha ancora notevoli margini di miglioramento e l’età gioca tutta in suo favore»: telegrafico come sempre, Zeman non nasconde la propria ammirazione per il pupillo che ha allenato a Pescara. Poche parole per descrivere un campione in erba, il ragazzo c’è e si farà, destinato a prendersi la ribalta dopo il primo anno di assestamento con Mazzarri allenatore.

Se poi strapperà le simpatie di Benitez, sarà dura anche tenerlo fuori squadra: parola di Mondonico. «Questo è un compito che spetta esclusivamente all’allenatore. Dovrà guadagnarsi la fiducia del tecnico ma mi pare che nel primo anno le cose siano andate già bene con Mazzarri. Insigne è napoletano, sente addosso la responsabilità della maglia e gli auguro di continuare a crescere indossando i colori della sua città. Sarà dura il prossimo anno tenerlo tra le riserve».

Anche Beppe Giannini, indimenticato «principe», una brevissima parentesi napoletana nella sciagurata stagione della prima retrocessione, stravede per il fantasista di Frattamaggiore. «L’ho detto e lo ripeto: per me è un predestinato. Farà la storia del calcio italiano, non solo quello napoletano. Sono innamorato pazzo delle sue giocate, ha classe innata, deve soltanto trovare un allenatore che gli dia maggiore fiducia e spazio in prima squadra. Si sta conquistando elogi con pieno merito, crescerà e si affermerà». Significa che nella prossima stagione dovrà partire titolare? «E che dubbio c’è? Esterno in un tridente farà follie, non può accontentarsi di sporadiche apparizioni dalla panchina. Ha fatto esperienza il primo anno in A e va bene così ma adesso sarebbe un peccato lasciare un talento del genere in panca. Lo vedrei benissimo alla Roma, lui esterno a destra e Lamela a sinistra ma De Laurentiis è innamorato dei suoi giovani talenti e fa bene a tenersi stretto uno come Lorenzo».

FONTE: Il Mattino

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