Roma v Napoli 2-1, le pagelle

romanapoliSERIE A TIM 2012 2013
38a Giornata
Stadio Olimpico, Roma
ROMA v NAPOLI 2-1

 

Le pagelle

ROSATI 6,5 – Due buone parate su Pjanic e Marquinho nella prima frazione sembrano confermano i progressi maturati nella gara contro il Siena. Sul primo gol del brasiliano non può farci nulla, mentre qualcosa di più potrebbe sulla rete di destro, in occasione della quale ci mette sì la mano ma in maniera poco convinta e convincente, ma c’è da dire che la difesa non lo aiuta. Evita un passivo più pesante nel finale.

 

ROLANDO 6 – Sebbene impiegato nella solita (in)solita posizione di centrale di sinistra, dimostra una sufficiente padronanza del ruolo, uscendo spesso in seconda battuta su Marquinho, dando man forte al settore di destra. Incerto, stranamente, quando passa ad un più congeniale modulo a quattro, come in occasione del raddoppio di Destro, nella quale abbocca troppo scolasticamente alla finta del centravanti. Unica macchia in una prova complessivamente buona del lusitano.

CANNAVARO 5,5 – Salva sulla linea un gol praticamente già fatto, ma nella ripresa non riesce a tenere a bada le incursioni di Destro, sicuramente lasciato troppo solo da un centrocampo troppo slegato dal reparto difensivo. Forse uno dei meno concentrati, finisce per essere sostituito.

 

BRITOS 5 – Ennesima prestazione insufficiente dell’uruguaiano. Impacciato, impreciso e titubante in ogni circostanza in cui viene chiamato in causa. Fortuna sua, che dalle sue parti Lamela viene contenuto, almeno fin quando rimane in campo, da Zuniga. Poi viene sostituito per dare luogo alla difesa a quattro che non lo vede protagonista.

 

MAGGIO 4,5 – Parte bene, prendendo metri e costringendo Dodò e Marquinho a limitarsi alla sola fase d’attesa. Arriva spesso sul fondo, ma purtroppo la precisione non è di casa. Nella ripresa, il crollo verticale, con il duo brasiliano della Roma che prende il sopravvento, aumentando il raggio d’azione di almeno trenta metri, senza tentativi di opposizione da parte del laterale vicentino, che vede gli eventi, ed i suoi avversari, scorrere senza porvi rimedio.

 

BEHRAMI 5,5 – Primo tempo in sordina, chiamato spesso al duello a uomo contro Pjanic. Riesce a sradicare qualche pallone e far ripartire l’azione d’attacco partenopea. A lungo andare non riesce a tenere ben saldi i reparti (difesa-centrocampo), rimanendo talvolta troppo basso e dunque incapace di sanare le fratture che man mano vengono a crearsi. Finisce come centrale di difesa al posto di Cannavaro, senza particolari sbavature.

 

DZEMAILI 5,5 – Passi indietro rispetto alle ultime uscite, ma può starci dopo un girone di ritorno esaltante. Stavolta, il nostro fatica a prendere in mano la regia della squadra, riuscendo solo in qualche frangente ad alimentare in maniera pulita l’azione partenopea, finendo molto più spesso a giocare come interdittore puro che come incursore. Mancano sul referto le sue conclusioni dal limite, arma in più del Napoli in questo finale di stagione.

 

HAMSIK 6 ,5 – L’unico che cerca la giocata  che possa risultare risolutiva. Parte almeno venti metri dietro Cavani, cercando di innescarlo come accade nel primo tempo. Se non fa il rifinitore, si butta negli spazi che si creano sul versante sinistro, creando non pochi grattacapi a Tachtsidis e Burdisso, grazie alla coadiuvazione di Zuniga, con cui duetta in maniera costante.

 

ZUNIGA 6,5 – Deve sdoppiarsi nel duplice ruolo di incursore, dove riesce spesso a mettere in difficoltà Torosidis, collaborando alle “intrusioni” di Hamsik, e in quello del difensore puro, dovendo tamponare in prima battuta l’azione di Lamela, prima che questi venga a contatto con lo spaesato Britos. Riesce a limitare fin quando può, anche perché l’argentino è decisamente in palla. Nel complesso, se la cava più che dignitosamente.

 

PANDEV S.V. – Per lui solo quattro minuti, poi esce.

 

CAVANI 6 – Segna di rapina il suo ventinovesimo gol in campionato. Una rete che salva una gara non eccellente, nel quale non riesce a muoversi come vorrebbe sulla linea a quattro della Roma, che potrebbe fare molto più male se servito meglio. Spreca una buona occasione nel primo tempo, poi tante sponde e lavoro nelle retrovie, poi il gol che dimezza lo svantaggio. Si spera non sia l’ultimo in maglia azzurra.

 

EL KADDOURI 6 – Chiamato in causa, a freddo, dall’infortunio di Pandev, riesce ad entrare in partita mettendo al servizio della squadra le sua buoni doti tecniche. Vero, non riesce mai ad andare alla conclusione, però riesce a portare avanti qualche pallone interessante e smistandolo sulle fasce laterali, da dove però arrivano pochi pericoli reali. Prestazione confortante per il futuro.

 

ARMERO 5,5 – Il suo ingresso sposta gli equilibri, ma purtroppo a favore della Roma. Non è colpa sua se non è una mezz’ala; l’istinto lo porta spesso sul versante di sinistra, in posizione di ala pura, lasciando poi sguarnita la porzione di campo posta a sua vigilanza e nella quale si infilano i vari centrocampisti romanisti.

 

CALAIO’ 6 – Riesce ad essere più presente nel Napoli a trazione anteriore ordinato da Mazzarri. Affianca Cavani alla guida dell’attacco, giocando anche più avanzato rispetto al Matador. Produce l’assist involontario che porta al gol della bandiera che, e considerato il suo rendimento, gli vale la sufficienza di stima e simpatia.

 

MAZZARRI 5,5 – Il protagonista di questa gara era lui, ma non per quello che ha preparato in campo, ma dopo, comunicando (forse) la decisione ultima sul suo futuro. Sulla gara, poco da raccontare. Squadra scarica in alcuni elementi, che si è sgretolata sul gol di Marquinho. Sbaglia la mossa Armero, ma in una partita dal significato infimo, in termini di classifica, gli si può concedere il beneficio del dubbio.

 

 

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