“Sindrome da penalty”: i consigli di Savoldi e i provvedimenti di Mazzarri

cavani-rigore-sbagliato“Quando si calcia un rigore bisogna guardare i movimenti del portiere, avere piena coscienza di se stessi e la freddezza di cambiare angolo all’ultimo momento. Io provavo a fare così facendo un movimento opposto con la caviglia appena notavo l’angolo scelto dal portiere. E’ una questione di attimi“.

Parola di Beppe Savoldi, terzo rigorista della Serie A, alle spalle di Baggio e Totti.

L’ex attaccante del Napoli, attraverso le pagine de “Il Mattino”, ha dispensato i suoi consigli da tiratore scelto Doc per i non proprio brillanti rigoristi azzurri ed ha, ovviamente, commentato anche l’errore dal dischetto da parte di Cavani nel corso della scorsa partita contro il Genoa: Cavani non è un rigorista perché non è freddo quando calcia dal dischetto. Il rigorista per definizione è chi mette la palla da un lato con il portiere dall’altro. Prima c’era Domizzi che era bravo, ora Cavani mi sembra che scelga sempre gli stessi angoli e ci mette solo la forza. Meglio piazzarli, anche se i portieri di oggi studiano di più i rigoristi.”

Statistiche alla mano, infatti, si rileva che, nelle ultime sei stagioni, ovvero, da quando è tornato in Serie A, il Napoli ha avuto 50 rigori: 30 realizzati, 20 sbagliati, con un notevole incremento di errori dal dischetto nelle ultime due stagioni, nell’arco delle quali, solo 9 rigori su 18 sono stati trasformati, ovvero il 50%, 6 quelli sbagliati dal Matador, i restanti 3 portano la firma di Hamsik.

Durante il Campionato tuttora in corso, i due rigoristi azzurri hanno fallito 4 dei 9 penalty assegnati al Napoli, 3 da Cavani ed uno dallo slovacco .

Ragion per cui Mazzarri,  dopo l’unico errore stagionale dal dischetto da parte di Hamsik, aveva consigliato ai rigoristi come calciare i penalty ed in virtù dell’ennesima imprecisione da parte di Cavani, maturata, appunto, domenica scorsa, sembra che sia pronto ad assegnare la palma di rigorista a Goran Pandev.

Per scoprire se tale provvedimento troverà tangibile e concreto riscontro nella realtà e se piazzare il macedone sul dischetto si rivelerà la scelta più prolifera per risolvere la “sindrome da penalty” che imperversa in casa Napoli, non ci resta che attendere il prossimo fischio del direttore di gara, utile a conferire l’assegnazione di un calcio di rigore alla squadra di Mazzarri.

Luciana Esposito

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