Scatta il TotoCavani – Tanti i nomi per sostituirlo, ma ne esiste davvero uno?

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Cavani al Real“, “Cavani al PSG“, “Cavani al Manchester City“, oramai queste sono le espressioni che ogni giorno i tifosi partenopei sono costretti a sorbirsi. Ci può stare, nonostante il calendario dica che si è  ancora ad aprile, il calcio è anche questo.

Ma per un fenomeno che va, dovrebbe esserci un fenomeno che viene. Ecco, è proprio questo il punto che analizzeremo. Sono tanti i nomi accostati al Napoli nel caso di un dopo-Cavani, da Immobile ad Osvaldo, passando per Matri. Ma di tutti i nomi che si sono fatti e che si faranno ancora, chi, o meglio c’è qualcuno in grado di rimpiazzare un giocatore come il Matador?

CIRO IMMOBILE – Nativo di Torre Annunziata, classe ’90. Ciro Immobile nasce calcisticamente nel Sorrento, per poi trasferirsi nel settore giovanile della Juventus nel 2008. Con i bianconeri esordisce in Serie A nel 2009, all’esperienza bianconera seguono due prestiti, prima al Siena e poi al Grosseto, dove Immobile sigla in totale tre gol. Il boom arriva nella stagione 2011-2012, boom che arriva in Serie B con il Pescara di Zeman, che lo lancia titolare. A fine stagione saranno 28 i gol siglati dalla punta. Arriva poi l’esperenzia in Serie A, quella di questa stagione, al Genoa che nella passata stagione ha acquistato la metà del cartellino. Fino ad ora 25 presenze per Immobile condite da soli 5 gol, tanta panchina e la concorrenza di Marco Borriello che spesso gli soffia il posto dal primo minuto. Ragazzo dalla sicura prospettiva, ma può garantire i 30 gol a campionato di Cavani?

ALESSANDRO MATRI – Nativo di Sant’Angelo Lodigiano, classe ’84. Fino al 2007 di proprietà del Milan, con il quale esordisce in Serie A nel 2007, dopo tre stagioni in prestito tra Lega Pro e Serie B, arriva alla ribalta nazionale con il Cagliari, dove in 4 stagioni, per un totale di 131 presenze complessive, sigla 38 gol. La sua media di un gol ogni 4 partite circa basta alla Juventus per acquistarlo nel gennaio 2011. Matri milita tutt’ora nella Vecchia Signora, dove ha marcato il tabellino in 28 occasioni su 78, 28 gol arrivati con lunghi periodi di astinenza. Attaccante di sicura affidabilità, ma può garantire i 30 gol a campionato di Cavani se nella sua migliore stagione in carriera ne ha realizzati 13?

PABLO DANIEL OSVALDO – Nativo di Buenos Aires, classe ’86. Portato in Italia dall’Atalanta nel 2006, veste nelle sue prime esperienze italiane le maglie di Lecce, Bologna, Fiorentina e naturalmente Atalanta. Cinque stagioni per un totale di 89 presenze condite da 18 gol. Osvaldo decide quindi di andare in Spagna, all’Espanyol, dove in due stagioni sigla 22 gol. La Roma decide di portarlo di nuovo in Italia, dove effettivamente migliora il suo rapporto con la porta avversaria, e alla prima stagione in 26 presenze arriva in doppia cifra, con 11 gol segnati. La seconda stagione, quella che stiamo vivendo, vede Zeman sulla panchina giallorossa. La mano del boemo si vede, con Osvaldo che nella prima parte di stagione trova la porta molto più facilmente. Pian piano però le prestazioni dell’argentino naturalizzato italiano calano, ed arriviamo ad oggi con un Osvaldo senza lodi ma con tante critiche, nonostante gli 11 gol all’attivo a campionato non ancora finito (ricordiamo che la maggior parte sono arrivati con Zeman, nel 2013 Osvaldo ha trovato la porta con il contagocce). Attaccante dalle indiscusse qualità tecniche, ma può garantire la costanza di rendimento di Cavani?

LEANDRO DAMIAO Leandro Damião da Silva dos Santos, conosciuto come Leandro Damiao, nativo di Jardim Alegre, classe ’89. Una, seppur ancora breve, carriera nell’Internacional de Porto Alegre. Ragazzo che in tenera età è stato più volte vicino a lasciare il calcio per aiutare la famiglia, è grazie all’Internacional che gli offre uno stipendio in grado di mandare avanti la famiglia. Doppietta all’esordio nel campionato Gaucho, il centravanti brasiliano ha fino ad ora trafitto i portieri avversari 75 volte in 131 presenze. Nonostante le più che discrete prestazioni con la maglia del suo club, Damião non riesce a confermarsi anche in Nazionale, dove complice la strapotenza del reparto offensivo verdeoro, fatica a trovare spazio e gol (solo 2 in 14 presenze con la Nazionale maggiore). Parliamo però di un ragazzo che a 24 anni non ha ancora avuto esperienze in Europa, e la sua valutazione si aggira sui 30 milioni di euro. Può il Napoli puntare una tale cifra, ponendolo quindi al centro dell’attacco e del progetto, per un ragazzo con nessuna esperienza nel calcio che conta?

Cari tifosi, così può bastare. Spero che con queste parole sia emersa in modo indiretto la consapevolezza di avere nella propria squadra un fenomeno, come pochi in questo mondo del pallone attuale, un fenomeno a cui mancano meno di venti gol per superare un certo Diego Armando Maradona nella classifica dei marcatori di tutti i tempi (pur restando milioni di anni luce dal calciatore più forte della storia), un fenomeno di nome EDINSON CAVANI!

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