ESCLUSIVA SN – Ivano Trotta: “Cavani l’uomo in più del Napoli. Bisogna continuare a credere nello scudetto”

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La redazione di SpazioNapoli ha contattato in esclusiva Ivano Trotta, ex calciatore del Napoli che ha militato per due stagioni (2005-2006, 2006-2007) tra le fila dei partenopei, in Serie C1 e poi in Serie B, dove fu tra i protagonisti della storica promozione nella massima serie. L’ex centrocampista azzurro ha raccontato le sue impressioni sul Napoli attuale, i suoi ricordi e qualche aspettativa per il futuro.

Ivano Trotta, prima di arrivare al Napoli, era un giocatore reduce da una grande cavalcata con il Rimini che dai bassifondi della Serie C2 era riuscito a risalire fino  al campionato cadetto. Nel gennaio 2006 decidesti di scendere in Serie C1 per vestire la maglia azzurra. Cosa ti spinse a prendere questa decisione?

Con la maglia del Rimini ho passato degli anni fantastici della mia carriera, ma quando arrivò la chiamata del Napoli cambiò tutto, come si fa a non accettare una proposta del Napoli? Lo dico in tutta sincerità, è stata l’unica squadra dove non chiesi nemmeno quanto avrei guadagnato, avrei firmato anche in bianco.

Durante la tua militanza al Napoli, già notavi le grandi ambizioni della dirigenza azzurra desiderosa di tornare nell’élite del calcio italiano?

Certo, il presidente ha sempre voluto fare le cose in grande, ed infatti in pochissimo tempo il Napoli è tornato tra le grandi del calcio internazionale.

Quanto ti senti protagonista della cavalcata azzurra verso la Serie A nella stagione 2006-2007?

Mi sento protagonista allo stesso livello di tutti i miei compagni, nè più nè meno, in un anno si ha bisogno di tutti, e noi eravamo un grande gruppo e lo abbiamo dimostrato!

In quella stagione segnasti un grandissimo gol contro il Frosinone, gol che aprì la strada verso la promozione azzurra. Ci pensi ancora?

Più che essere io a pensarci è la gente che me lo ricorda continuamente. Trovi ovunque tifosi napoletani e la cosa più bella è che ancora oggi mi fermano per farmi i complimenti per il gol che feci al Frosinone. I tifosi del Napoli sono unici, credo di aver dato il mio contributo al Napoli, ma sono convinto di aver ricevuto molto di più.

Un pensiero su Paolo Cannavaro, Gianluca Grava ed Emanuele Calaiò, tuoi compagni in B con gli azzurri ed oggi protagonisti in palcoscenici così importanti.

Sono contentissimo per loro, sono tre ragazzi che lo meritano e nel corso della mia permanenza al Napoli erano quelli che frequentavo di più, bellissime persone e grandissimi professionisti, una grande emozione aver visto Paolo che alzava la Coppa Italia, mi sentivo anche io un po’ vicino a lui!

Guardando l’organico attuale del Napoli, e guardando la classifica che vede i partenopei a -9 dalla Juventus, credi che lo scudetto sia ancora raggiungibile? Oppure sarà per il secondo anno consecutivo dei bianconeri?

Credo che il Napoli sia svantaggiato, il distacco è abbastanza ampio ma nel calcio non è mai nulla scontato. Vedo quindi favorita la Juve, ma il Napoli può e deve provarci fino alla fine.

Chi è secondo te il giocatore che attualmente fa la differenza nella rosa di Mazzarri?

Facile, dico Edinson Cavani, ma credo che comunque dietro ci sia un grandissimo lavoro di tutta la squadra e di mister Mazzarri.

Hai intrapreso la carriera da allenatore, ti piacerebbe un giorno tornare a Napoli, ma questa volta nelle vesti di tecnico?

Sognare aiuta a vivere meglio, anche se questo è davvero un gran bel sogno, e sinceramente tornare come allenatore a Napoli, dove ho lasciato il cuore,  sarebbe bellissimo.

Va bene così Ivano, ti ringraziamo di tutto quello che hai fatto per il Napoli, in bocca al lupo!

Grazie a voi di SpazioNapoli, grazie a tutta Napoli, ciao!

Intervista a cura di: Francesco Fedele e Francesco Gala.

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