Parma v Napoli 1-2, le pagelle

parmanapoliSerie A TIM 2012-2013
22sima Giornata
Stadio Ennio Tardini, Parma
PARMA v NAPOLI 

Le pagelle

DE SANCTIS 7 – Non ripete la debacle di Firenze, ottemperando pienamente ai suoi doveri, soprattutto nella prima frazione di gioco, quando toglie letteralmente dalla rete il colpo a botta sicura di Sansone. Sfortunato nell’occasione del pareggio ducale, tratto in inganno dalla deviazione di Cannavaro. Per il resto nulla da eccepire.

 

CAMPAGNARO 6,5 – Riesce con disinvoltura e potenza a disinnescare Belfodil quando quest’ultimo gioca dalle sue parti. Si fa valere sul gioco aereo e non manca mai nella copertura sulle diagonali. Qualche difficoltà in più nella ripresa quando c’è da arginare il plotone offensivo parmense al completo, annaspando nella circostanza del pareggio con Sansone, che lo brucia sul passo breve, ma nel complesso una buona gara.

 

CANNAVARO 6 – Un buon rientro, quello del capitano, che non soffre l’energia e la freschezza atletica di Belfodil, che comunque non gioca mai da vera e propria punta centrale, e quando lo fa, è prontamente reso innocuo. Anche lui, come De Sanctis, salve miracolosamente sulla linea il pallone indirizzato da Valdez. Nella ripresa soffre in maniera più vistosa la fisicità di Amauri, consentendogli spesso il gioco di sponda ed poi sfortunato nella deviazione che comporta il momentaneo pareggio del Parma.

 

BRITOS 6 – Torna nell’antica posizione di centro-sinistra. La sua partita va divisa in due spezzoni; il primo, che va dall’inizio di gara fino all’ora di gioco che lo vede praticamente perfetto, sempre puntuale in anticipo e nel gioco aereo, nonostante la presenza di Biabiany, dal passo completamente diverso dal suo. La mezz’ora finale invece lo vede molto più insicuro e titubante, talvolta impreciso in appoggio nella ricerca, inutile, del disimpegno elegante.

 

MESTO 5 – Non incanta sul versante destro, non perché Rossi sia stato chissà quale fulmine di guerra, ma perché il nostro è rimasto sulla sua zona ad attendere passivamente lo scorrere degli eventi. Qualche discesa e poco altro, ed al tempo stesso molto spazio lasciato alle sue spalle i centrocampisti avversari. Dalla sua parte, infatti, sono arrivati parecchi traversoni pericolosi.

 

DZEMAILI 6 – Un primo tempo che sarebbe stato perfetto se, davanti a Mirante, avesse avuto più freddezza, così come nell’occasione del gol del vantaggio, quando ha lanciato Hamisk a rete per il gol del vantaggio, in una verticalizzazione di rara bellezza. Nella ripresa poi scompare dal campo, facendosi schiacciare sovente dalla pressione dei centrocampisti ducali, riemergendo solo in poche occasioni, nelle quali riesce poche volte a fare la differenza.

 

INLER 5,5 – Non incanta il regista azzurro, troppo nervoso e mai capace di far girare la squadra secondo i suoi dettami di gioco. Gioca davanti alla difesa ed è costretto a rinculare quasi a ridosso della linea dei difensori. Il lavoro di ”legna” non manca, ma è molto più ruvido rispetto alle ultime uscite. Si sente la mancanza di Behrami, più ordinato rispetto a Dzemaili, una sorta di copertura che consente all’ex-Udinese di macinare gioco con più costanza.

 

HAMSIK 7 – L’inserimento che è valso il gol del vantaggio è uno di quelli micidiali, per non parlare della finalizzazione, un tocco d’anticipo apprezzabile solo dai palati più raffinati. Poi, tanto sacrificio ma al tempo stesso qualità al servizio della squadra. Non si vede mai al tiro, ma lo consente ai suoi compagni, chiamandoli in causa con deliziosi assist. Fondamentale.

 

ZUNIGA 6 – Si prodiga in una partita non impressionante, dove non si vede molto in fase propulsiva, ma al tempo stesso molto ordinato in quella difensiva, sbarrando la strada ad ogni tentativo avversario nella sua zona di competenza. Non è un caso che, passando a destra, e lasciando la fascia sinistra ad Armero, qualche pericolo in più da quella parte è sicuramente arrivato.

 

PANDEV 4,5 – Nota negativa della giornata. Lento ed impacciato nei movimenti, riesce praticamente mai ad uscire dalla morsa Paletta-Lucarelli, che lo tiene egregiamente per tutto il tempo in cui il macedone rimane in campo. Sbaglia i tempi sia dei passaggi, lanciando sovente i suoi compagni in profondità con un secondo di ritardo, vanificando azioni potenzialmente pericolose. Deve ritrovare la forma.

 

CAVANI 6,5 – Fatica ad entrare in partita, ben controllato dalla difesa ducale che lo costringe a lavorare parecchio defilato dalla porta. Ci prova su punizione chiamando Mirante alla gran parata, ma lo grazia qualche minuto dopo quando schiaccia malamente di testa mettendo a lato. Spreca una buona occasione nella ripresa quando si produce in una conclusione sbilenca che poteva sfruttare in altro modo e sicuramente migliore. Poi, la zampata da tre punti, splendidamente lanciato da Insigne. Chiude la sua gara spedendo in curva un pallone che avrebbe meritato sorte migliore. Sicuramente non il miglior Cavani, ma la sua presenza là davanti è garanzia di almeno una rete a partita.

 

DONADEL 5,5 – Ci mette davvero tanto tempo per carburare e calarsi nella battaglia. Non sempre riesce a prendere le misure a Valdez, Marchionni e Parolo, tra cui è costretto a trottare alla ricerca di palloni da catturare. Sale nel finale, con un Parma a trazione anteriore, riuscendo a trarre vantaggio dalla superiorità numerica a centrocampo. Rivedibile.

 

INSIGNE 6,5 – Sembrava un’altra occasione sprecata, ma il talento di Frattamaggiore ricorda in tempo come si fa a diventare decisivo a gara in corso, prima impegnando Mirante dalla distanza e assistendo poi perfettamente Cavani per il gol del vantaggio con una verticalizzazione letale. Con un Pandev in pessimo stato di forma, merita di ritornare titolare.

 

ARMERO 5,5 – Esordio in campionato per il laterale sinistro che però non incanta. Benalouane lo mette in difficoltà in qualche circostanza, ed in fase di spinta non crea azioni da tramandare ai posteri. E’ un giocatore però dalle indubbie qualità, tecniche ed atletiche, sul quale Mazzarri potrà sicuramente contare in futuro.

 

 

MAZZARRI 7 – Il Napoli esibitosi oggi al Tardini non è stato inappuntabile. I problemi grossi, paradossalmente si sono palesati in attacco, con il solito esorbitante numero di azioni da rete buttate al vento mentre in difesa, nonostante qualche titubanza, ha retto l’onda d’urto del Parma. Tarda forse troppo la sostituzione di Pandev, davvero fuori dalla gara, ma dal punto di vista tattico stavolta nulla da eccepire. Questa squadra ha mostrato una grande personalità andando ad espugnare il campo di una squadra ancora imbattuta tre le mura amiche. Bella prova di maturità.

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