Napoli riabbraccia Emanuele e Federica: la famiglia Calaiò

“Siamo in attesa di notizie per capire come andrà. A me piacerebbe tornare a Napoli, anche se non nego che a Siena stiamo benissimo. Si tratta del lavoro di Emanuele, certo tornare a casa è sempre bello. Abbiamo festeggiato Capodanno a Napoli con la mia famiglia. A lui farebbe piacere vestire di nuovo la maglia azzurra, anche se il ruolo sarebbe diverso rispetto al passato. Gli piacerebbe dare una mano. La nostra casa al Vomero è affittata, questo sicuramente è un problema. Sto valutando se ritornare ora o trattenermi fino alla fine della scuola a Siena“.

Così parlava Federica Del Deo, moglie dell’ “arciereEmanuele Calaiò, ai microfoni di Radio Marte, appena qualche giorno fa, allorquando riguardo al destino del marito, nulla ancora era assodato e sicuro.

Adesso, senz’altro, la moglie del bomber che ha fatto sognare i tifosi partenopei negli anni uggiosi della Serie C e della Serie B, ha sciolto le sue remore, poiché nel destino di questa giovane coppia c’è ancora disegnato il Vesuvio.

Ha sognato per anni che un giorno suo marito potesse indossare la maglia della squadra della sua città, perché Federica è una napoletana purosangue, da sempre tifosissima del Napoli.

Ma, difficilmente avrebbe potuto auspicare che poteva accadere per ben due volte.

Sono sempre stata tifosissima del Napoli -ha raccontato la stessa Lady Calaiò, qualche anno fa, alla giornalista Barbara Carere-, andavo spesso allo stadio con i miei compagni di classe prima di conoscere mio marito. Posso dire che sono stata io la prima in casa a provare questo amore sfegatato per la squadra azzurra coinvolgendo poi tutta la famiglia, compresa mia sorella Flaminia, con la quale, circa 11 anni fa andai a trovare il suo attuale marito Nicola Mora (ex calciatore del Napoli) che all’epoca giocava nel Torino, durante una cena in un ristorante del capoluogo piemontese con alcuni amici. Fu in quella circostanza che conobbi Manu e fu amore a prima vista. Da quel momento non ci siamo più lasciati.

Del giorno del nostro matrimonio, l’arrivo in chiesa è stato sicuramente il momento più emozionante, anche se devo ammettere che di quel giorno serbo tutto con particolare gioia; il matrimonio in quanto tale è sicuramente il coronamento di un amore per cui di quel giorno tutto si ricorda in maniera speciale. Così come una vera gioia è stata anche il passaggio di Manu al Napoli, anche perché c’era ancora mio cognato Nicola in squadra, per cui è stato realizzato un doppio sogno.

Quando mio marito era a Pescara e mio cognato a Bari ed il lunedì ci riunivamo a Napoli a casa dei miei genitori al Vomero, io e mia sorella fantasticavamo su un futuro tutti insieme a Napoli e, per fortuna, così è stato, anche se per breve tempo. Comunque è stato meraviglioso riunire tutta la famiglia almeno per un po’.”

CALAIò UOMO E PADRE: “Emanuele è una persona molto dolce e soprattutto vera, l’umiltà credo che sia il pregio che ammiro di più in lui, ma è anche un padre esemplare e presente. Quando torna a casa porta spesso dei regali specie a Jacopo, che è affezionatissimo al padre pensa che se gli chiedi a chi vuol più bene tra mamma e papà ti risponde senza pensarci: “Papà!” Dopo Jacopo, poi, è arrivata anche Giulia.”

COSA SIGNIFICA ESSERE LA MOGLIE DI UN CALCIATORE: “Apparentemente può sembrare un sogno, ma, a conti fatti, dipende dai punti di vista: se c’è l’amore allora sì che ne vale la pena, altrimenti non è sempre facile stargli dietro. Bisogna armarsi di pazienza e di pazienza ed ancora di pazienza. Bisogna assolutamente tifare per la stessa squadra dove milita il marito, onde evitare un conflitto di interessi, anche perché se le cose vanno male, calcisticamente parlando, è chiaro che tutto l’andamento familiare ne risente, e nessuno può dirlo più di me visto che l’ho provato personalmente.”

Ma soprattutto, anni fa, in tempi non sospetti Lady Calaiò, quando le è stato chiesto cosa avrebbe desiderato per il futuro del marito, ha risposto quanto segue: Ovviamente vorrei restare a Napoli, è la mia città. Abbiamo anche acquistato casa a Piazza Vanvitelli, nel quartiere Vomero, però Manu deve pensare al suo futuro come calciatore. Vedremo, ma una cosa è certa, che amiamo Napoli e la squadra e soprattutto i tifosi, anzi a loro vanno tutti i nostri ringraziamenti perché hanno sempre sostenuto mio marito. Ancora li ringrazio, spesso, ci fermano per strada per delle foto e sono sempre così carini nei confronti di Manu”.

Già all’epoca, dalle parole della signora Calaiò, si evinceva che la partenza dell’arciere azzurro profumasse di “arrivederci” e da quelle medesime dichiarazioni traspare anche la motivazione che legittima e decifra il fragore e l’euforia che, nei giorni scorsi, hanno accompagnato la metamorfosi di quell’ “arrivederci” in “bentornato“.

Già. Bentornata a casa, famiglia Calaiò.

FONTE FOTO: PAGINA FACEBOOK “I CALCIATORI DEL NAPOLI FUORI DAL CAMPO”

LUCIANA ESPOSITO

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