De Magistris: “Bisogna decidere, o si ristruttura il S. Paolo, oppure sarà nuovo stadio”

Nel corso del consueto appuntamento con “Fuori dal Comune”, in onda su Radio Kiss Kiss Napoli, il sindaco del capoluogo campano Luigi de Magistris ha analizzato quanto di brutto sta succedendo in questi giorni alla Napoli versione calcistica, con i deferimenti per Cannavaro e Grava e la maxi multa di 150000 euro arrivata dalla Uefa per le condizioni dello stadio San Paolo: “Noi come Comune di Napoli ci siamo mossi molto bene, ora sta alla Società Sportiva Calcio Napoli attrezzarsi per rendere il San Paolo una struttura all’ avanguardia, con l’acquisto dei tabelloni tanto invocati e con una ristrutturazione generale dell’ impianto. Fino ad ora siamo riusciti quasi a terminare il montaggio di led che serviranno a tenere aggiornati i tifosi presenti sugli spali in merito ai risultati proveniente dagli altri campi. Entro novembre, quindi tra non molti giorni, bisogna decidere se ristrutturare il San Paolo oppure procedere con la pianificazione della costruzione di un nuovo stadio, perchè se non sarà la Uefa, qualcun altro farà chiudere il San Paolo, che in queste condizioni è davvero fatiscente”. De Magistris ha poi espresso un suo parere circa la disfatta in terra ucraina di ieri sera, dove il Napoli “B” ha ricevuto una sonora sconfitta per 3 a 1 contro i padroni di casa del Dnipro: “Non sono per il turn over totale, almeno nel caso del Napoli. Se fai questa scelta, devi essere consapevole di avere due squadre di eguale forza, e il Napoli attualmente non le ha. Bisogna cambiare solo qualche effettivo, ripeto, sempre secondo la mia opinione. Una grande società come il Napoli non può puntare solo ad una competizione, e in questo modo, sembra che snobbi l’ Europa League per puntare unicamente al campionato”. Sulla situazione deferimenti: “Non è una bella situazione, spero per il Napoli, e in particolare per Grava e Cannavaro, che il tutto si concluda per il verso giusto. Ora dobbiamo solo attendere i processi e affidarci ai legali”. Il sindaco ha poi espresso il suo pensiero riguardante il caso Amandola, giornalista della Rai accusato di un servizio razzista nel corso del TGR Piemonte qualche giorno fa: “Amandola è la prova vivente che è presente ancora un piccolo ceppo di razzismo all’ interno del nostro paese, e che se lui dice che il servizio era di impronta ironica, bisogna saperla usare, perchè se no si incappa in spiacevoli avvenimenti, come questo che spero non accada più. Devo però dire che sono arrivate subito le scuse da parte del sindaco di Torino e dal direttore generale della Rai, che si sono dimostrati mortificati per l’accaduto. E’ un peccato che tutto ciò abbia coinvolto Napoli e Torino, due città che hanno in comune; Torino ospita anche meridionali e napoletani, questo di certo non fa bene a tutto ciò”. Infine il sindaco ha concluso con un messaggio diretto a tutti i napoletani, dopo la tragedia di Pasquale Romano, vittima innocente della camorra, per il quale sarà onorato un minuto di silenzio in occasione della prossima partita Napoli – Chievo, in programma domenica sera alle 20.45: “Abbiamo chiesto un minuto di silenzio più che doveroso, questa tragedia fa male, troppo male per le dinamiche nella quale è avvenuta. Napoli ed i napoletani devono capire che la cammora è zero, non vale niente, e tantomeno non influirà sul mondo dello sport”

 

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