Dnipro: questo sconosciuto

Domani sera il Napoli sarà di scena per la prima volta nella sua storia in Ucraina e precisamente a Dnipropetrovsk, città situata a circa 480 km da Kiev, contro il Dnipro.

La squadra, semisconosciuta ai più, è passata da presunta cenerentola del girone a capolista dopo sole due giornate battendo in scioltezza il PSV Eindhoven e poi L’Aik Solna.

Il Dnipro, anche se la squadra ha cambiato ben 6 volte nome nella sua quasi centenaria storia, è una società  molto antica essendo stata fondata nel 1918 ma ha vissuto nella sua storia pochi momenti di gloria avendo navigato per lo più dalla sua fondazione sino agli inizi degli anni 90′ quasi solamente in campionati minori e regionali dell’allora URSS. Solo agli inizi degli anni 70′, con l’allora nome sovietico Dnepr, raggiunge quella che nell’Unione Sovietica era la Vysšaja Liga, la nostra Serie A, per poi retrocedere dopo 8 anni e tornarci nel 1981.

Proprio gli anni 80′ sono stati quelli più felici per la Società di Dnepropetrovsk vince per 2 volte il Campionato e 1 la Coppa Sovietica, 1 Supercoppa dell’URSS e 2 Coppe della Federazione Sovietica.
Alla caduta dell’URSS il Dnepr nel 1992 cambia nome nell’attuale Dnipro iscrivendosi al Campionato Ucraino, vista l’appartenenza a tale nazione della città di Dnepropetrovsk.

Agli inizi degli anni 2000 la compagine Ucraina ha raggiunto 2 volte i sedicesimi di finale di Coppa Uefa e questa stagione per la seconda volta consecutiva ha raggiunto i playoff diEuropa League, che quest’anno ha vinto raggiungendo la fase a gironi.

Gli uomini simbolo e da tener d’occhio per il Napoli sono sicuramente il bomber Kalinic con il compagno di reparto Matheus, in rete nella prima giornata di Europa League contro il PSV, e i centrocampisti  Konoplyanka e Inkoom. Una grande minaccia potrebbe essere rappresentata da Denisov, il quale però essendo in rotta con la società ha subito già due esclusioni consecutive e rimane in dubbio. A Completare la pericolosità degli Ucraini ci pensa l’esperienza e la qualità del tecnico spagnolo Juande Ramos, in Ucraina oramai da 2 anni.

Il modulo adottato da Juande Ramos è un 4-4-2 di base, anche se la variabile del 4-5-1 può essere tenuta da conto. A giudicare, soprattutto, dalla grande capacità di inserimento che trovano i centrocampisti del Dnipro.

Oltre al dubbio Denisov in ballottaggio alla vigilia ci sono  Zozulya e Aliyev.

Il Dnipro ha sopreso tutti vincendo le prime due gare del girone ed ha oramai palesato la volontà di dare la massima attenzione alla rassegna Europea sacrificando anche il Campionato. Ciò è testimoniato anche dall’ultima sconfitta subita dal modesto Zaria Lugansk per 3-2, dove non è bastata la doppietta di Kalinic per impedire lo scivolamento  a -12 dalla capolista Shakhtar.  Gli Ucraini inoltre avevano già subito una sconfitta in campionato nella gara precedente a quella di Europa League contro l’Aik proprio per risparmiare energie per la rassegna contenentale.

La rassegna Europea ha inoltre dato visibilità a numerosi talenti del  sui quali numerose società europee stanno iniziando ad informarsi. La Roma  si era già mossa in estate individuando nella fantasia di Yevhen Konoplyanka l’uomo giusto da consegnare a Zeman. L’altro incursore di fascia, Denisov, come detto è separato in casa e va in scadenza il prossimo 31 dicembre, con tutta probabilità dovrebbe lasciare l’Ucraina destinazione  Premier League. Inkoom piace in Germania a Werder Brema e Amburgo.

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